Un dialogo tra Pierre Alain Croset, Giorgio Peghin e Luigi Snozzi sulla formazione, l’architettura e la didattica, che esprime una condizione del progetto contemporaneo e il senso dell’insegnamento dell’architettura, cioè il difficile compito di trasmettere non tanto gli strumenti tecnici della disciplina ma il segreto del saper progettare, la capacità di sviluppare l’idea e di interpretare, con la cultura, le modificazioni del nostro ambiente. Gli argomenti spaziano tra ambiti disciplinari differenti, nella consapevolezza che la pratica del progetto si confronta oggi con una progressiva complessità del sapere e con la sua frammentazione in tanti specialismi. Alcuni temi riflettono sulla possibilità di condividere una base teorica e pratica; altri si interrogano sui conflitti tra pensiero pratico e pensiero teorico, tra specializzazione e universalismo; altri ancora affermano la necessità di un’educazione all’arte e all’architettura che non sia “terra di nessuno” dove tutto è permesso. Questioni che il testo affronta in maniera non sistematica o dottrinale ma attraverso una personale pedagogia per l’educazione all’architettura.