Pensieri nati da un processo di lavoro e di approfondimento quotidianamente verificato con gli studenti. Pensieri scritti da un architetto che legge i testi, che insegna e che scrive, ma che soprattutto cerca di progettare e di trovare una verifica nelle (rare) opere che ci viene concesso di costruire. Questa raccolta intende l’architettura come una produzione culturale completa piuttosto che come una disciplina delle integrazioni, con qualche sincero fastidio per le esasperate specializzazioni. Il titolo riparte laddove un altro libro si chiudeva (Silvia Malcovati, Una casa é una casa, 2010).