La fotografia del paesaggio italiano contemporaneo restituisce un'immagine attualizzata dei territori in trasformazione che coincide con quella di uno straordinario repertorio di modificazioni successive della condizione "normale". Più della regola si prova a censire l'eccezione. Di questo mondo del "costruito recente", composito per natura e forma, le discipline dell'architettura e del paesaggio stentano ad elaborare una rappresentazione efficace. Per orientarsi in questo spazio frammentario e multiforme è utile costruirsi un punto di vista privilegiato capace di includere elementi, fonti e materiali eterodossi per renderli disponibili all'indagine. L'accumulazione di questi oggetti di curiosità scientifica, da studiare singolarmente o collocati in un'adeguata cornice, corrisponde ad una precisa proposta formale ed estetica: il ritorno all'esperienza del quotidiano come fonte primaria di conoscenza e l'inclusione sistematica del "fuori norma" delle pratiche nelle teorie dell'architettura e del paesaggio.