Un dialogo che attraversa i temi della ricerca di Matilde Cassani ragionando su un approccio teorico che si pone sempre al confine fra architettura, arte visiva e design. Cassani ci racconta un percorso di attenta decostruzione delle forme del sacro e del rito, riflettendo su come la spazio urbano occidentale stia reagendo alle dinamiche di inclusività e pluralismo. Una serie di domande che mettono in discussione i processi di riconoscimento identitario nel luogo pubblico, interrogandosi su come sia possibile oggi mantenere la spontaneità dell’aggregazione all’interno di una tensione fra privato e pubblico e su come possiamo continuare a immaginare lo spazio pubblico.