L’artista plurale […] è colui che sa incrociare le sensibilità collettive e le esigenze territoriali; il suo lavoro non è più decontestualizzato e avulso dall’ambiente nel quale vive, ma in piena autonomia ne coglie le emergenze […] per elaborale sul piano espressivo.
Andrea Balzola, Palo Rosa, L’arte fuori di sé, 2011

In dieci anni la radicale mutazione percettiva ed esperienziale del territorio ci ha spinto a trasformare il volume in un osservatorio sul tema della narrazione artistica site specific con l’uso di nuove tecnologie.
Nel nuovo palinsesto emergono: la rilevante creatività delle donne e della gender fluidity nelle performance, la rigenerazione dello spazio urbano verso uno spazio drammaturgico, la reinterpretazione di patrimoni materiali e immateriali con la luce.
Il libro racconta esperienze, raccoglie posizioni, propone antidoti e nuovi orizzonti, per restituire all’arte centralità sociale, ridefinizione etica ed estetica. In questo contesto l’artista plurale non crea opere ma relazioni, lavora in rete senza perdere la sua autorialità.
Più di una seconda edizione quindi, un libro “ridisegnato”, collettore di quella mutazione del patrimonio collettivo che chiamiamo cultura del territorio.

V.F. e L.R.

Vittorio Fiore, Luca Ruzza
Luce artificiale e paesaggio urbano
Raccontare il territorio con nuove tecnologie, 10 anni dopo
18,00€
17,10€
isbn 9788862420914
book series Períactoi
number 4
current edition 9 / 2022
first edition 11 / 2013
language Italian
size 16,7x22cm
pages 192
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binding paperback
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Vittorio Fiore. Architetto, PhD in Recupero Edilizio e Ambientale (UniGe, 1993), Professore Associato di Tecnologia dell’Architettura (ICAR 12) presso l’Università di Catania (DISUM), insegna Processi per il recupero del patrimonio architettonico (Laurea Magistral...

Vittorio Fiore. Architetto, PhD in Recupero Edilizio e Ambientale (UniGe, 1993), Professore Associato di Tecnologia dell’Architettura (ICAR 12) presso l’Università di Catania (DISUM), insegna Processi per il recupero del patrimonio architettonico (Laurea Magistrale in “Storia dell'Arte e Beni Culturali”) e Scenografia e Tecnologie per la produzione teatrale (Laurea Magistrale in “Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo”). Temi di ricerca: teatri di ultima generazione; strategie per il recupero di edifici per lo spettacolo; trasferimento tecnologico nel linguaggio scenico contemporaneo; ruolo dell’arte per la rigenerazione urbana. Ha coordinato tirocini universitari in convenzione con enti teatrali. Collabora con la Fondazione INDA – Siracusa (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Ha fondato e dirige le collane editoriali Perìactoi e Perìactoi Quaderni, LetteraVentidue Edizioni. Recenti pubblicazioni: Per una prossemica del teatro ai tempi della pandemia. Ridefinizione degli spazi, «Agathon» 9/2021; Relazioni pericolose in luce. Tecnologie sceniche e ri-mediazioni visive per un romanzo epistolare, LetteraVentidue Edizioni, 2020; Architectural heritage for the scene. Renovation strategies: organizational models vs current production restrictions, in AA.VV., “World Heritage and Legacy”, Gangemi, 2019. Con V. Martelliano: Le città del Teatro Greco. Letture tra scenografia e realtà urbana, LetteraVentidue Edizioni, 2018; Scenografia 3.0, Dossier, «Hystrio» 4/ 2017. 

 

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Luca Ruzza. Architetto, Professore Associato in Discipline dello spettacolo (L-ART/05) alla Sapienza Università di Roma. Borsista presso la Royal Danish Academy, Arkitekturskole di København, 1982/85. Ha tenuto corsi e partecipato a ricerche scientifiche nel campo del ...

Luca Ruzza. Architetto, Professore Associato in Discipline dello spettacolo (L-ART/05) alla Sapienza Università di Roma. Borsista presso la Royal Danish Academy, Arkitekturskole di København, 1982/85. Ha tenuto corsi e partecipato a ricerche scientifiche nel campo del Performance Design nell’era digitale in prestigiose istituzioni internazionali: CAVI - Information and Media Studies e Institut for Dramaturgy, University di Aarhus, e CTLS, Centre for Theatre Laboratory, Holstebro, Danimarca; Akademi for Figurteater (TAFT), Università di Fredrikstad, Norvegia; Za-Koenji, Tokyo; Faculty of Creative and Performing Arts, Leiden, e Statens Teaterskole di København, Olanda; Lume, Universidad Unicamp Cidade Universitária “Zeferino Vaz” Barão Geraldo - Campinas, São Paulo, Brasile. Insegna Performance Design (Laurea Magistrale in “Design Comunicazione Visiva”, PDTA- Dipartimento di Pianificazione, Design, Tecnologia dell’Architettura). Nato a Roma, qui fonda con Laura Colombo Open Lab Company, centro di sperimentazione e produzione di performance e architettura teatrale. Autore di saggi sullo spazio teatrale e sulla scenografia virtuale (ultimo: Architetture Scalze, Bordeaux edizioni) e di progetti multimediali a larga scala, sperimenta tecnologie innovative per il trattamento e la fruizione dell’ambiente “immagine”, lavorando come scenografo teatrale. Come architetto progetta spazi teatrali; sue opere sono state realizzate in diverse parti del mondo.

 

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