Lo spazio è sempre stato il reale protagonista dell’architettura; quest'ultima si è sempre espressa attraverso il linguaggio degli spazi e l'aver determinato unità spaziali. Il libro vuole indagare il tema del vuoto – straordinariamente denso e largamente trattato da diversi autori – come una delle condizioni necessarie nella costruzione dell'esperienza spaziale architettonica. Questo saggio non è il racconto del vuoto, ma la narrazione di spazi che vengono riletti a partire dal pensiero negativo che genera la condizione spaziale nella quale si svolge la nostra vita – e quella degli altri. è pertanto un saggio che racconta di spazi. Il vuoto in architettura continua ad essere una condizione transitiva legata alla dimensione dello spazio, principalmente in un momento nel quale la ricerca sul progetto si allontana dalla misura necessaria dello spazio stesso. Sembra necessario occuparsi di questo tema e reimmetterlo in nuovo ragionamento attraverso diverse chiavi interpretative, provando a tessere relazioni sul tema del vuoto in maniera trasversale e transdisciplinare rispetto alle differenti culture – o altri recinti disciplinari.
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