Inquadrare il lavoro didattico e di ricerca di Carlo Ravagnati coincide con lo svelare una radice culturale, dalla quale avviare un possibile ragionamento […]. Il domandarsi “come ho fatto” è la premessa e, al contempo, costituisce l’energia e la direzione del lavoro di Ravagnati che insegna nel solco teorico tracciato da Rossi.
Infatti, il volume Favignana come un’infanzia, esito dell’Atelier di Composizione e urbanistica del I anno, svoltosi nell’anno accademico 2016-2017 al Politecnico di Torino, potrebbe avere come sottotitolo: “Come faccio la mia didattica”. Forse, in modo più preciso: “Insegnare a progettare l’architettura”. Un’affermazione netta, solo apparentemente banale, coincidente, di fatto, con una struttura didattica basata su una costante azione di ricerca nella quale ogni passaggio è costruito con responsabilità offrendosi, quindi, a successive riflessioni.
Postfazione di A. Sciascia
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