Le case popolari e i loro spazi pubblici sono stati negli ultimi anni il campo di azione di pratiche sperimentali che uniscono sensibilità sociale, linguaggi dell'arte, competenze progettuali e dialoghi produttivi con gli enti di gestione dei beni pubblici.

Attraverso le parole e le immagini dei protagonisti, Pop Housing restituisce un panorama italiano che descrive una rinnovata attenzione verso un settore chiave della responsabilità civica in architettura, a partire dagli spazi condivisi e dalla vegetazione.

Per la diversità di impostazioni, contesti, metodi e risultati, il libro si propone come guida ai possibili approcci per l'intervento sulle case popolari viste come risorsa infrastrutturale, ecosistemica e sociale delle città di domani.

Nove casi studio che toccano l'Italia da Bolzano a Palermo con riferimenti al modello di Giancarlo De Carlo a Terni e un approfondimento sull'esperienza europea di Matera.

Un viaggio che apre ad un'altra lettura dell'edilizia residenziale pubblica italiana di domani e invita allíazione con metodi innovativi utili a pensare i suoi abitanti e le sue strutture come opportunità per il futuro.


editors Fabio Ciaravella
POP HOUSING
Nuovi immaginari per le case popolari
28,00€
14,00€
isbn 9788862425254
book series Fuori Collana
current edition 12 / 2021
first edition 12 / 2021
language Italian
size 16,5x24cm
pages 256
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binding paperback
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Curator
Fabio Ciaravella PhD in Architecture and Urban phenomenology, è stato fellow del M.I.T. Art, Culture and Technology di Boston. Insegna sociologia presso la Scuola di Architettura dell’Università di Firenze e Innovazione sociale e arte pubblica all’inte...

Fabio Ciaravella PhD in Architecture and Urban phenomenology, è stato fellow del M.I.T. Art, Culture and Technology di Boston. Insegna sociologia presso la Scuola di Architettura dell’Università di Firenze e Innovazione sociale e arte pubblica all’interno del master Futuro Vegetale. Al centro della sua ricerca sono le relazioni tra scienze sociali, architettura e arte. è tra i fondatori del collettivo di artisti Studio++ con il quale ha esposto in contesti nazionali ed internazionali e realizzato opere permanenti per lo spazio pubblico. Direttore del progetto Architecture of Shame ha curato il percorso di ricerca ed espositivo confluito nell’Atlante della Vergogna (Letteraventidue, 2020) dove si raccoglie una parte della ricerca europea condotta in occasione di Matera 2019.

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