F.A.S.T. - Fermate Accessibili e Sostenibili a Trento definisce le modalità per un processo progettuale mirato alla realizzazione di spazi di fermata che siano accoglienti e innovativi hub di un sistema intelligente di gestione dei flussi del trasporto pubblico nella città.
Considerare le fermate come porte d’accesso non solo al sistema della mobilità pubblica locale, ma anche al sistema informativo urbano significa dover garantire a questi luoghi attrattività, sicurezza, comfort e accessibilità per tutti gli utenti, eliminando ogni ostacolo alla fruizione del servizio e creando un’occasione per la rigenerazione degli spazi pubblici, oltre che un luogo di interlocuzione con l’utenza. Si è dunque pensato a questi spazi come nodi della micromobilità, capaci di connettere i sistemi di trasporto, progettati in modo da essere accessibili a tutti gli utenti, con un sufficiente livello di comfort e concepiti per essere generatori sociali di esperienze, di connessione ai centri di assistenza sociale o ospedaliera e anche più semplicemente divulgatori di informazioni su cosa succede in città.
L’approccio sperimentale locale permette una riflessione in una prospettiva di rigenerazione urbana e progettazione del paesaggio più ampia. Infatti, le azioni a supporto della mobilità sostenibile rappresentano uno dei cardini per l’implementazione della città dei 15 minuti. La rete di trasporto pubblico locale costituisce il network di connessioni tra le varie parti della città e la capillarità della distribuzione delle sue fermate deve garantire a tutti i cittadini di poter accedere al servizio a pochi passi da casa. Pertanto, questi luoghi rappresentano gli spazi ideali attraverso i quali è possibile intervenire per rigenerare lo spazio urbano di prossimità con il fine di rispondere all’obiettivo numero 11 dello Sviluppo Sostenibile definito dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nell’Agenda 2030: creare città inclusive, sicure, resilienti, sostenibili e felici.

Mosè Ricci, Sara Favargiotti
F.A.S.T. Fermate Accessibili e Sostenibili a Trento
Linee guida per le fermate accessibili del trasporto pubblico su gomma per la città di Trento
18,00€
17,10€
isbn 9791256440740
book series Alleli | Research
number 223
current edition 5 / 2025
language Italian
size 16,5x24cm
pages 156
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binding paperback
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the author
Mosè Ricci, Emerito della Repubblica Italiana per l’Arte e la Cultura dal 2003, è professore ordinario di Urbanistica a Sapienza Università di Roma, dove si è laureato nel 1982. Insegna a Pescara (1984-2005), Genova (2006-2016) e Trento (2016-2022)....

Mosè Ricci, Emerito della Repubblica Italiana per l’Arte e la Cultura dal 2003, è professore ordinario di Urbanistica a Sapienza Università di Roma, dove si è laureato nel 1982. Insegna a Pescara (1984-2005), Genova (2006-2016) e Trento (2016-2022). È Visiting Scholar ad Harvard GSD (1996-1997), Visiting Professor all’Universitad Moderna de Lisboa (2006-2007), alla TU di Monaco (2008-2009), allo IAAC di Barcellona (2015) e al MAUD ad Atene (2018). Tra i suoi libri: Leaf Plan (ACTAR, 2023), MedWays Open Atlas (LetteraVentidue, 2022), Custom Made (ListLab, 2022), Habitat 5.0 (Skira, 2019), New Paradigms (List, 2012), RISCHIOPAESAGGIO (Meltemi,2003). I suoi progetti con RICCISPAINI ottengono premi in concorsi internazionali e partecipano alla Biennale di Venezia nel 1996, 2012, 2021 e 2023. Ghella Headquarters Roma vince l’European Solar Prize nel 2015. Nel 2017 è membro della Giuria Internazionale della Biennale di Arquitectura y Urbanismo de Chile e nel 2018 del Montenegro Pavilion per la Biennale di Venezia. Dirige per l’Accademia Nazionale dei Lincei la ricerca Le Vie del Mediterraneo (2019-2022). Nel 2023 e nel 2024 fa parte del Comitato di esperti che organizza Città in Scena, Festival della Rigenerazione Urbana a Roma. Nel 2024 vince una Grande ricerca Sapienza con il Progetto MEDEA (Mediterranean ecological adaptation).

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Sara Favargiotti, architetta, PhD internazionale (IUAV), Professoressa Associata di Architettura del Paesaggio presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento. Il suo campo di ricerca indaga le molteplici identità del...

Sara Favargiotti, architetta, PhD internazionale (IUAV), Professoressa Associata di Architettura del Paesaggio presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica dell’Università di Trento. Il suo campo di ricerca indaga le molteplici identità del paesaggio interrogandosi sulle sfide della contemporaneità attraverso un approccio rigenerativo, con un particolare interesse per i territori fragili, le infrastrutture emergenti e le dinamiche adattive. È visiting scholar presso l’Office for Urbanization (GSD Harvard University, 2016), la Leibniz University Hannover (2014) e l’Observatori de la Urbanizació (Universitat Autònoma de Barcelona, 2013). Fonda e coordina ELaDe - Ecological LAndscape DEsign LAB presso l’Università di Trento, piattaforma interdisciplinare di ricerca-azione intorno alle discipline della progettazione architettonica, urbana e paesaggistica in risposta alle sfide sociali, climatiche ed ecologiche. Dal 2025 è componente del Comitato Scientifico della Scuola per il governo del territorio e del paesaggio nell’ambito di TSM-Trentino School of Management e dal 2022 è socia co-fondatrice e scientific advisor della startup innovativa e società benefit RUMA S.r.l. È coautrice del libro Branding4Resilience | ATLANTE Ritratto di quattro territori interni italiani (LetteraVentidue, 2024).

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