Direzione Scientifica
Antonio di Campli
Camillo Boano
Comitato Scientifico
Francesco Chiodelli, Università di Torino
Ana Maria Durán Calisto, Yale University
Samia Henni, Cornell University
Catalina Mejía Moreno, Central Saint Martins University of the Arts London
Descamino indica al tempo stesso il movimento imprudente, incerto e azzardato, di cose, merci, di pensieri di contrabbando e degli effetti della loro presenza in territori estranei. Descamino è un prodotto della giustapposizione, del contrasto, del rapporto tra differenze. Una forza decolonizzante della mescolanza lontana dalla fusione e dall’ibridismo. Quanto maggiore è la differenza tra le cose, tanto più importante è pensare il rapporto di scambio tra esse. Descamino è affermazione dell’intermittenza, rifiuto dell’unico e intelligenza di una relazione senza unità. Il nuovo spazio è vertigine della spaziatura: dis-tanza, dis-locazione, dis-corso, des-camino, dal quale l’ignoto s’annuncia. Descamino. Chi vuole avanzare nella ricerca deve descaminar e il risultato è un’andatura da gambero. Si può, utilizzando una metafora tessile, indicare che questa prende la forma di un reticolo composto di filamenti e di vuoti, di un intreccio lagunare o di una nebulosa di intermittenze. Questa collana accoglie e propone ricerche che riflettono e declinano le forze decolonizzanti della mescolanza, con linguaggi che fuggono dall’ibridismo e dall’esotismo ma nascono ed abitano nelle contraddizioni dello spazio del progetto.