La figura di Frida Kahlo raccontata a partire da un’idea di luogo, gli “spazi sacri” dell’artista messicana, i suoi templi, primo fra tutti il suo corpo, divenuto icona durante la sua vita e dopo la sua morte; il corpo nella sua dimensione intima viene reso visibile a tutti dalla stessa Frida, attraverso i suoi quadri e il suo modo di raccontare se stessa e i suoi patimenti. Altro tempio è il letto di Frida, abitacolo, piccolo spazio nel quale trascorre un tempo enorme della sua breve vita, che riesce a rendere luogo nel quale dipingere, dal quale ricevere le persone, un piccolo spazio che rispecchia se stessa e la sua reale condizione di salute. Ci sono poi le case: Casa Azul la casa in cui Frida Kahlo è nata ed in cui è morta, teatro della sua storia e rifugio nel quale sempre l’artista si è riparata, oggi Museo a lei dedicato. E ancora la Casa studio a San Angel, costruita perché fosse tempio del suo amore per Diego Rivera, divenuta palcoscenico dei loro contrasti più duri. Questo scritto, in cui ogni capitolo narra di un tempio, vuol essere un omaggio ad una grande donna e grande artista, un racconto assolutamente personale della sua storia straordinaria. Attraverso i suoi “templi” si narra di un attaccamento alla vita profondo, di una passione politica e sentimentale che non furono mai intaccate dall’immane sofferenza patita.
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