L'idea di narrare la visione immaginaria e realistica del fare pittorico di Caravaggio nasce esclusivamente da una riflessione personale sull'iconografia borderline o di confine di un ermetico genio delle arti visive. Longhi ricorda un Caravaggio dai "contrasti istantanei di misura, sbalzi tra 'primi piani e 'campo lungo" e nel dipinto con il Seppellimento di Santa Lucia a Siracusa, considerato 'fra tutti il più guasto', emerge una frenetica ricerca di volumi umani, dai manigoldi che schiacciano in primo piano lo spazio pittorico, ma che fanno emergere una linea ideale di fisionomie umane. È questo un viaggio a ritroso nell'agire iconografico del Caravaggio, dove nella piena maturità delle opere siciliane e maltesi, si intravedono i segni di un realismo fugace, una verità simbolica, non solo la fuga e la colpa, ma quel senso di narrazione del natural fiammingo, dove ogni gesto si narra come ingegno di una ermetica macchinazione divina. Un Caravaggio, fisico ma divino, un menestrello lombardo dalla passionalità mediterranea, un artista che traduce la lectio naturalis borromea e nordica in mitologie sacre, un modello di sperimentazione che coniuga ferita e anima, corpo e luminosità, una eretica visione del contemporaneo, una spasmodica ricerca che ci conduce alle visioni tragiche e irriverenti di artisti che traducono il sacro come simmetria del peccato.

Michele Romano
Caravaggio contemporaneo
Realismo storico e sperimentazione
isbn 9788862420266
edizione corrente 12 / 2010
prima edizione 12 / 2010
lingua Italiano
formato 12x18cm
pagine 64
stampa monocromia
rilegatura brossura
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l'autore
Michele Romano (Siracusa, 1963). Si laurea nel 1990 in Discipline delle Arti al D.A.M.S. presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna e si perfeziona sulla produzione storico-artistica del Seicento in Sicilia. Da un decennio insegna St...

Michele Romano (Siracusa, 1963). Si laurea nel 1990 in Discipline delle Arti al D.A.M.S. presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Bologna e si perfeziona sulla produzione storico-artistica del Seicento in Sicilia. Da un decennio insegna Storia dell’arte  presso l’I.S.A. di Noto (SR) e collabora con le Accademie di Belle Arti di Siracusa e Noto, Vibo Valentia e Viterbo come docente di Storia dell’arte e con l’Università di Catania come docente di Storia dell’arte araba in Sicilia. Attualmente è direttore artistico della GAN galleria civica d’arte contemporanea di Noto (SR). In collaborazione con la Galleria Regionale di Palazzo Bellomo ha pubblicato il catologo Electa per la mostra Mario Minniti, l’eredità di Caravaggio a Siracusa e successivamente l’itinerario storico-artistico I luoghi del Paladini nella Sicilia centro-meridionale, per i tipi della Mazzotta editore ha collaborato agli eventi espostitivi Le avanguardie femminili in Russia e in Italia e L’arte popolare siciliana e la tradizione come fonte del contemporaneo, Museo etnografico di S.Pietroburgo.

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