Questo volume racchiude nella prima parte alcune riflessioni dell’autore sull’architettura del carcere alla luce delle diverse esperienze scientifiche, progettuali e relazionali vissute con un focus particolare sull’esperienza degli Stati Generali dell’esecuzione penale. Nella seconda parte sono pubblicati gli atti del Convegno Lo spazio e il tempo della detenzione, svoltosi presso il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, con il quale si è proposta una riflessione pubblica sul tempo e lo spazio della pena partendo dal presupposto che non può esistere alcun progetto che abbia ambizioni rieducative senza un’attenzione ai luoghi in cui le persone private della libertà sono costrette ad abitare. Allo stesso modo, il tempo detentivo deve essere immaginato e programmato, per quanto possibile, come un tempo sensato. L’ultima parte è dedicata al Workshop come strumento di progettazione condivisa in carcere con gli studenti e i ristretti, sono illustrate le due edizioni svoltesi nella Casa Circondariale di Poggioreale in Napoli in cui sono stati progettati i luoghi della collettività e i cortili passeggio, e l’esperienza svoltasi nell’ambito della Biennale di Venezia con studenti e ristretti della Casa di reclusione di Padova in cui sono stati progettati alcuni dei luoghi del lavoro.
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