La potenza drammatica del teatro en plein air non è affatto accessoria o decorativa […]. Il luogo naturale non si limita a fornire allo spettacolo una cornice […]; lo costituisce nella sua singolarità, nella sua più preziosa fragilità, e contribuisce in modo determinante a renderlo memorabile. […] La natura offre alla scena l’alibi di un altro mondo, la sottomette a un cosmo che la sfiora con i suoi riflessi imprevisti. Roland Barthes, Poteri della tragedia antica, 1953

Il teatro greco di Siracusa si adagia armoniosamente in una singolare conformazione orografica dell’altopiano dell’Epipoli come immenso palcoscenico aperto su un panorama di estrema bellezza: il porto grande delimitato dall’isola d’Ortigia e dalla penisola del Plemmirio, la pianura del fiume Anapo a sud e il profilo dei monti Climiti a ovest ne sono il fondale naturale. Una visione mutata nel tempo: il paesaggio agreste che si era impossessato delle vestigia della città greca subisce l’avanzare della città contemporanea; il teatro greco, a sua protezione, si fa scudo con una cortina verde, annullando la vista compromessa. Lo scheletro roccioso – derivato dalla asportazione degli elementi lapidei destinati alla grande opera muraria cinquecentesca che avrebbe circondato Ortigia – si presenta come la struttura che, confermando le sue qualità di “teatro totale”, ha accolto gli allestimenti INDA degli ultimi cento anni. Il rapporto teatro/città è sugellato in questo studio attraverso connessioni visive e restituzioni illusive: tra patrimonio mitico, finzione scenica, archeologia, realtà urbana e società.

Vittorio Fiore, Vito Martelliano
Le città del Teatro Greco
Letture tra scenografia e realtà urbana
18,00€
17,10€
isbn 9788862422765
collana Períactoi
numero 8
edizione corrente 4 / 2018
prima edizione 4 / 2018
lingua Italiano
formato 17x22cm
pagine 180
stampa colore
rilegatura brossura
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l'autore
Vittorio Fiore. Architetto, PhD in Recupero Edilizio e Ambientale (UniGe, 1993), Professore Associato di Tecnologia dell’Architettura (ICAR 12) presso l’Università di Catania (DISUM), insegna Processi per il recupero del patrimonio architettonico (Laurea Magistral...

Vittorio Fiore. Architetto, PhD in Recupero Edilizio e Ambientale (UniGe, 1993), Professore Associato di Tecnologia dell’Architettura (ICAR 12) presso l’Università di Catania (DISUM), insegna Processi per il recupero del patrimonio architettonico (Laurea Magistrale in “Storia dell'Arte e Beni Culturali”) e Scenografia e Tecnologie per la produzione teatrale (Laurea Magistrale in “Comunicazione della Cultura e dello Spettacolo”). Temi di ricerca: teatri di ultima generazione; strategie per il recupero di edifici per lo spettacolo; trasferimento tecnologico nel linguaggio scenico contemporaneo; ruolo dell’arte per la rigenerazione urbana. Ha coordinato tirocini universitari in convenzione con enti teatrali. Collabora con la Fondazione INDA – Siracusa (Istituto Nazionale del Dramma Antico). Ha fondato e dirige le collane editoriali Perìactoi e Perìactoi Quaderni, LetteraVentidue Edizioni. Recenti pubblicazioni: Per una prossemica del teatro ai tempi della pandemia. Ridefinizione degli spazi, «Agathon» 9/2021; Relazioni pericolose in luce. Tecnologie sceniche e ri-mediazioni visive per un romanzo epistolare, LetteraVentidue Edizioni, 2020; Architectural heritage for the scene. Renovation strategies: organizational models vs current production restrictions, in AA.VV., “World Heritage and Legacy”, Gangemi, 2019. Con V. Martelliano: Le città del Teatro Greco. Letture tra scenografia e realtà urbana, LetteraVentidue Edizioni, 2018; Scenografia 3.0, Dossier, «Hystrio» 4/ 2017. 

 

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Vito Martelliano, Ricercatore TDb in Urbanistica presso l’Università degli Studi di Catania, Dottore di Ricerca in Progetto e recupero architettonico, urbano e ambientale presso l’Università degli Studi di Catania e Docteur en Architecture presso l’Un...

Vito Martelliano, Ricercatore TDb in Urbanistica presso l’Università degli Studi di Catania, Dottore di Ricerca in Progetto e recupero architettonico, urbano e ambientale presso l’Università degli Studi di Catania e Docteur en Architecture presso l’Université de Paris VIII. Ha partecipato a diverse ricerche ed è autore di pubblicazioni inerenti la storia urbana, la progettazione urbanistica, la pianificazione del paesaggio e la relazione tra pianificazione urbanistica e archeologia. Quale risultato di una ricerca interdisciplinare sugli spazi del welfare, ha curato (con S. Munarin) la pubblicazione del libro Spazi, storie e soggetti del welfare (Gangemi, 2012) e indagando i processi di trasformazione dei territori costieri, ha scritto il volume La città e il mare. Elementi teorici e pratici per la progettazione urbana della città costiera in Italia e in Francia. 1975-2003 (ANRT, 2012).

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