Ogni edificio è un racconto, come anche ogni architetto è un racconto. Se allora tenessimo insieme i due racconti, se cercassimo di vedere dove essi si sovrappongono, avremmo città che sanno raccontare. Come si sa, tutto ciò che sa raccontare è tutto ciò che ha il diritto di rimanere, evitando di cadere nell’oblio. La parola quindi, quando è legata agli edifici ed alle città, ha il potere di rinnovarle, rendendocele sempre più attraenti. È questo l’esercizio che conrad-bercah impone a sé stesso: il racconto, o meglio la testimonianza di un’esperienza maturata nel tempo che ci fa scoprire, attraverso una auto-eterografia di una forma architettonica, un autore e insieme lo scenario urbano entro i cui confini si svolge il racconto: Berlino.
Valerio Paolo Mosco
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