Questo libro affronta, attraverso una serie di contributi critici e progettuali, il problema delle trasformazioni del paesaggio minerario indotte dalle attuali condizioni ambientali e dal bisogno di prefigurare un nuovo orizzonte culturale e di sviluppo. È una questione che richiede una visione progettuale capace di mettere in stretta relazione l’architettura, l’ingegneria, le infrastrutture, le tecniche, il contesto locale e i modelli socio-economici, per esplorare soluzioni che facciano emergere scenari in cui interpretare le profonde trasformazioni di questo paesaggio.

 

La riqualificazione, la rigenerazione e il risanamento ambientale dei siti minerari e industriali dismessi rappresentano, in questo senso, una sfida importante e urgente, occasione per definire una più ampia prospettiva di sviluppo basata anche sull’impulso alla ricerca scientifica nell’ambito delle tecniche di recupero ambientale e di architettura del paesaggio che possa generare sul territorio competenze e strutture che operino a livello mediterraneo ed europeo.

 

Un confronto documentato che cerca di riflettere, attraverso proposte e progetti nelle aree minerarie dismesse, sull’ampio spettro delle problematiche insite in questi contesti: Monteponi, sito tutelato come bene storico-paesaggistico ma difficile da riqualificare senza risolvere il problema del continuo rilascio, dai grandi ed affascinanti depositi di sterili, di sostanze chimiche pericolose per l’ambiente; il sito costiero di Masua, destinato per la bellezza del luogo a fini differenti da quelli originari, come quelli turistici; infine, il problema del mantenimento e della riqualificazione del sito industriale di Portovesme, attualmente soggetto alla crisi occupazionale e produttiva ma dotato di un’infrastrutturazione importante che non può essere persa. Tre differenti modi di agire sul patrimonio esistente in una visione, nelle differenze, unitaria e sistemica dell’architettura del paesaggio.

Contributi di: Antonio Angelillo, Alfonso Annunziata, Paolo Ceccon, Pier Francesco Cherchi, Salvatore Cherchi, Susanna Curioni, Adriano Dessì, Sara Impera, Pierpaolo Manca, Giorgio Massacci, Giaime Meloni, Giuseppina Monni, João Nunes, Giorgio Peghin, Carlo Pisano, Valeria Saiu, Antonello Sanna, Laura Zampieri


a cura di Giorgio Peghin
Paesaggi Minerari
Tecniche, politiche e progetti per la riqualificazione del Sulcis-Iglesiente
18,00€
17,10€
isbn 9788862421966
edizione corrente 11 / 2016
prima edizione 11 / 2016
lingua Italiano
formato 17x22cm
pagine 144
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rilegatura brossura
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Il curatore
Giorgio Peghin si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano e ha conseguito il Phd presso l’Università di Cagliari dove ricopre il ruolo di professore ordinario in composizione architettonica e urbana e dirige il Master in Architettura del Paesaggio. &E...

Giorgio Peghin si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano e ha conseguito il Phd presso l’Università di Cagliari dove ricopre il ruolo di professore ordinario in composizione architettonica e urbana e dirige il Master in Architettura del Paesaggio. È membro del collegio dei docenti del Dottorato in ingegneria civile e architettura dell’Università di Cagliari e del dottorato nazionale PASAP Patrimoni Archeologici, Storici, Architettonici, Paesaggistici Mediterranei dell’Università di Bari. È stato redattore della rivista di architettura Parametro, dirige i Quaderni del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio e attualmente è membro del comitato scientifico della rivista della società scientifica nazionale dei docenti di progettazione architettonica ProArch InterSezioni. Autore e curatore di saggi e monografie, si segnalano i volumi L’Architettura delle Miniere e Re-Mine (2019) nei quali ha approfondito le tematiche sui territori post-industriali, Modern Urban Heritage (2012), Quartieri e città del novecento. Da Pessac a Carbonia (2010) e Carbonia. Città del Novecento (2009) sui patrimoni architettonici, urbani e le città di fondazione moderne, Dialogo sull’insegnamento dell’architettura (2016) scritto con Pierre-Alain Croset e Luigi Snozzi sulla didattica del progetto. Ha fatto parte del gruppo di coordinamento del progetto Carbonia Landscape Machine vincitore nel 2011 del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa e suoi progetti sono stati esposti alla Triennale di Milano (2005), alla 16° e 17° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e nella mostra itinerante Architettura Italiana Contemporanea. Progetto e pensiero (2024/2025).

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