Mi piacerebbe pensare a spazi abitati a partire dalla lettura di un romanzo senza considerarlo come una sceneggiatura ma solo una suggestione che illumina tutte le idee di architettura contenute nei nostri pensieri. E vorrei che questo mondo di immagini fosse verosimile proprio perché il disegno imperfetto è l’espressione di un’architettura che può riservarci risultati inattesi.
Questo è un testo nato da una sfida. Spesso i libri di architettura che si concepiscono nelle Università e che raccolgono i risultati dell’attività didattica di questo o quel docente non riescono a destare un vero interesse nel pubblico degli appassionati e men che meno in quello degli addetti ai lavori. Si tratta di esercitazioni e di esempi più preoccupati di esprimere posizioni corrette che di avventurarsi in terreni insondati. Questo volume, invece, vuole raccogliere la sfida di semplificare al massimo i testi e di rendere più seducenti possibile le immagini affinché una sperimentazione didattica si trasformi in un racconto che mostra architetture ispirate a romanzi. Non si tratta di illustrare dei libri ma di far rivivere storie e spazi che a questi sono riferiti e che nessuno ha mai visto come ambientazioni urbane e paesaggistiche. Questo testo ha, allora, volontariamente omesso note e didascalie ai disegni per rendere più fluida e immediata la percezione del lettore al fine di portarlo direttamente al centro di mondi fino ad oggi ignoti.
dello stesso autore
altri libri consigliati