Le civiltà che si fronteggiano sul Mediterraneo, hanno innescato nei secoli contaminazioni culturali e al contempo rapporti di opposizione, i cui esiti ancora oggi si estendono ben oltre le fasce costiere del bacino. L’architettura è una chiave per raccontare questa lunga storia di continuità e rotture: mentre nel Secondo dopoguerra l’Europa vive una profonda crisi economica, il Nordafrica attraversa un periodo di fermento culturale durante il quale si incrociano le voci dei progettisti del Movimento Moderno e delle sue diverse declinazioni. Questo libro riguarda proprio una di queste voci, quella di André Ravéreau (1919-2017), architetto francese che, dopo aver peregrinato nel Mediterraneo, approda a metà degli anni Cinquanta alle rive di Algeri, spingendosi poi fino alle porte del Sahara, nella valle del M’Zab. Figura a tutt’oggi poco studiata poiché a lungo considerata fuori dal coro del Movimento Moderno, Ravéreau elabora un linguaggio personale strettamente legato alla propria esperienza biografica, alle suggestioni dell’architettura vernacolare: i suoi progetti accolgono e reinterpretano la tensione con l’”altro Mediterraneo”, senza scadere mai nella mimica. L’opera di Ravéreau è analizzata attraverso una selezione di progetti per la valle del M’Zab, tappe salienti verso la definizione della sua architettura, e lavori in cui l’architetto risolve in maniera migliore il confronto con tradizione e territorio.

Daniela Ruggeri
Tra Mediterraneo e Sahara
André Ravéreau e la valle del M’Zab
25,00€
23,70€

Disponibile in versione ebook

isbn 9788862423700
collana Materiali Iuav
numero 5
edizione corrente 3 / 2020
prima edizione 3 / 2020
lingua Italiano
formato 200x245cm
pagine 240
stampa colore
rilegatura brossura
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l'autore
Daniela Ruggeri, architetto, nel 2017 consegue il titolo di dottore di ricerca in Composizione Architettonica presso lo Iuav di Venezia con una tesi incentrata sull’opera di André Ravéreau. Dal 2012 collabora alla didattica presso lo Iuav, dove compie diverse es...

Daniela Ruggeri, architetto, nel 2017 consegue il titolo di dottore di ricerca in Composizione Architettonica presso lo Iuav di Venezia con una tesi incentrata sull’opera di André Ravéreau.

Dal 2012 collabora alla didattica presso lo Iuav, dove compie diverse esperienze di ricerca, curatoriali di seminari e mostre, ed editoriali; attualmente è titolare di assegno di ricerca presso il laboratorio PRIDE dell’infrastruttura di ricerca IR.IDE, Iuav di Venezia; fa parte del corpo docente del Seminario Internazionale di Architettura Villard. Dal 2013 coordina sei edizioni W.A.Ve., workshop estivi di architettura dello Iuav di Venezia. Dal 2016 è nel comitato redazionale della collana Le città di Villard.

Le sue ricerche riguardano principalmente i processi di trasformazione urbana nell’area nordafricana a partire dal Secondo dopoguerra; Nel 2015 è curatore della sezione Architettura della mostra, Africa Big Change, Big Chance, Big Challenge, tenutasi alla Triennale di Milano e al CIVA di Bruxelles. Dal 2016 fa parte di progetti di ricerca congiunta tra Iuav e partner internazionali, fra cui ENSA Marseille, A*MIDEX, LAM – Sétif, CERAU – Rabat, LAAM –Tunis, che indagano la circolazione dei modelli architettonici e urbani nel Mediterraneo.

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