Questo libro è una casa. Una casa composta da 33 stanze. In ciascuna stanza un architetto racconta la sua casa e in ciascun racconto sono evocate altre case. Perciò questo libro è (almeno) una casa alla trentatreesima potenza. Nel periodo di forzato isolamento domestico, causato dalla pandemia da Coronavirus, trentatré architetti, studiosi e amici, hanno posato lo sguardo disciplinare sulle proprie case e su ciò che a partire dalle proprie case è possibile raccontare, disegnare o evocare. Come per il protagonista della "Finestra sul cortile" di Alfred Hitchcock, la permanenza forzata nel proprio domicilio ha permesso di osservare diversamente o più intensamente i paesaggi domestici. Il tema della casa – di tutte le case: reali, immaginate o desiderate – oggi riguarda gli spazi che già abitiamo, nelle città e nei territori; riguarda la necessità e l'opportunità di progettare non tanto il "nuovo", quanto ciò che c'è già; riguarda la possibilità di evocare l'inesauribile immaginario architettonico che il tema della casa da sempre sollecita.

con scritti di: Giulio Barazzetta, Federico Bilò, Enzo Calabrese, Antonio Clemente, Isabella Cipolla e Luigi Coccia, Francesco Collotti, Giovanni Corbellini, Claudia Del Colle e Francesco Orofino, Susanna Ferrini, Filippo Lambertucci, Sara Marini, Mauro Marzo, Gabriele Mastrigli, Paolo Mellano, Maurizio Meriggi, Paola Misino, Luca Molinari, Luca Montuori, Manuel Orazi, Riccardo Palma, Valerio Palmieri, Costantino Patestos, Giorgio Peghin, Pisana Posocco, Domenico Potenza, Carlo Prati, Sara Protasoni, Carlo Ravagnati, Andrea Sciascia, Fabrizio Toppetti, Marco Trisciuoglio, Alberto Ulisse, Ettore Vadini, Federica Visconti e Renato Capozzi.

Federico Bilò, Riccardo Palma
Il cielo in trentatré stanze
Cronache di architetti #restatiacasa
18,00€
17,10€
isbn 9788862424516
collana Alleli | Research
numero 57
edizione corrente 6 / 2020
prima edizione 6 / 2020
lingua Italiano
formato 16,5x24cm
pagine 164
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rilegatura brossura
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l'autore
Federico Bilò (1965), laureato in Architettura a Roma nel 1990 con Costantino Dardi, è Dottore di Ricerca e Professore Associato di Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura dell'Università “G. D’Annunzio” di ...

Federico Bilò (1965), laureato in Architettura a Roma nel 1990 con Costantino Dardi, è Dottore di Ricerca e Professore Associato di Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento di Architettura dell'Università
“G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara.
Ha studiato, negli anni Novanta, il Team 10, il paesaggio ibrido dell'urbanizzazione costiera adriatica e alcuni aspetti della produzione di Costantino Dardi; a partire dal 2001, l'architettura olandese e brasiliana contemporanee, l'azione di Adriano Olivetti e, soprattutto, il lavoro di Giancarlo De Carlo.
Tra gli scritti più recenti, si ricordano: Tessiture dello spazio. Tre progetti di Giancarlo De Carlo del 1961 (Macerata 2014); Matera e Adriano Olivetti. Testimonianze su un’idea per il riscatto del Mezzogiorno (Roma 2016); e le curatele: Letture Incrociate. C’è qualcosa di nuovamente attuale nel progetto culturale della Tendenza? (Roma 2015); Ordinariness. Progetto e quotidiano (Trento 2015), numero monografico (29/30) di “PPC-Piano Progetto Città”.
È socio fondatore dello studio GAP AA di Roma, con il quale, dal 1992, ha svolto gran parte dell'attività progettuale. Tra le realizzazioni dello studio, oltre a varie case, la trasformazione di un palazzetto nel quartiere murattiano a Bari (2000/03), il centro socio-scolastico in una favela di San Paolo (2003/05), la ristrutturazione della libreria Laterza a Bari (2006), il restauro di un'ala del Castello di Acquaviva delle Fonti (2006/09), il parco ginnico a Civitella Casanova (2010/12), la ristrutturazione di una casa sulla duna di Sabaudia (2011/13). Il lavoro dello studio è presentato in: GAP architetti associati 1993-2008 (Roma 2010); GAP architetti associati. Made in Italy (Pescara 2015).
Nel 2017 ha pubblicato un libro che raccoglie alcuni suoi progetti per Roma, intitolato: Muri/Pareti. Six projects for Rome (Melfi 2017).

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Riccardo Palma è Professore Associato in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Le sue ricerche si incentrano sulla teoria del progetto di architettura e sui rapporti tra progetto, cartografia e forme te...

Riccardo Palma è Professore Associato in Composizione architettonica e urbana presso il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. Le sue ricerche si incentrano sulla teoria del progetto di architettura e sui rapporti tra progetto, cartografia e forme terrestri, con una particolare attenzione alle architetture dedicate alla mobilità ciclistica.

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