Ho voluto affrontare il modo di lavorare di Aldo Rossi, quella sua straordinaria capacità di andare al centro dei problemi, al nucleo di ogni tema di progetto e di trasformarlo in una questione che riguardava molto da vicino la sua vita. Ci sono due parole nei suoi scritti, razionale ed esaltato, che mi hanno fatto capire la coesistenza di due piani del discorso sul metodo: quello razionale fondato sui principi e quello analogico fondato sul desiderio di un mondo immaginato.

Antonio Monestiroli
Il mondo di Aldo Rossi

Disponibile in versione ebook

isbn 9788862421577
collana Figure
numero 3
edizione corrente 9 / 2018
prima edizione 5 / 2015
lingua Italiano
formato 12x18cm
pagine 80
stampa monocromia
rilegatura brossura
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l'autore
Antonio Monestiroli, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1965 con Franco Albini. Dal 1970 ha insegnato Composizione architettonica nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Dal 1988 al 1994 è stato direttore del Dipartimento...

Antonio Monestiroli, si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano nel 1965 con Franco Albini. Dal 1970 ha insegnato Composizione architettonica nella Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Dal 1988 al 1994 è stato direttore del Dipartimento di Progettazione dell'Architettura. 

Dal 2000 al 2008 è stato preside della Facoltà di Architettura Civile. Dal 1999 è membro dell’Accademia Nazionale di San Luca. Nel 2010 gli è stata conferita la Laurea Honoris Causa al Politecnico di Cracovia. Dal 2011 è professore emerito del Politecnico di Milano.

La sua ricerca si è concentrata sui temi di teoria della progettazione. Le sue pubblicazioni principali sono: L’Architettura della realtà, Milano 1979-Torino 2010, La Metopa e il Triglifo, Roma-Bari 2002, La Ragione degli edi_ci, Milano 2010. In particolare ha studiato l’opera di Mies van der Rohe e di alcuni architetti italiani del ‘900 come Franco Albini, Ignazio Gardella, Ernesto Nathan Rogers, Aldo Rossi, quella scuola di pensiero (la Scuola di Milano) che è stata ed è tuttora un riferimento sicuro per chi crede che l’architettura debba avere una ragione riconoscibile. La sua opera è raccolta in parte nei volumi: A.M. Opere, progetti, studi di architettura, Milano 2001 e A.M. Prototipi di architettura, Padova 2012.

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