Prefazione come un’interfaccia
di Marcos Novak
«Spesso ci illudiamo di essere in un luogo che in realtà non esiste… percepiamo la sua luce, i suoi colori, la sua essenza, ma noi non tocchiamo i suoi bordi, semplicemente li viviamo…! Non possiamo graffiare la sua superficie, le nostre mani non ne accarezzano le forme, eppure, noi esistiamo…! Allora mi chiedo quale sia l’Architettura giusta per un’Illusione, quale l’atteggiamento per poterla creare e percepire». «Oggi, le guerre economiche, impiegano il tempo di un “fremito da dubbio” per cancellare un intero paese e inghiottirlo nei cavò delle banche di un altro, senza sparare un solo colpo di arma da fuoco, ma provocando danni ben più letali». La vera svolta sta proprio in questo: «[…] tutto ciò che avviene nello spazio dei numeri coesiste con ciò che avviene al suo esterno. Nessuna fine drammatica della nostra memoria, delle nostre abitudini, dello spazio che ospita il nostro vivere […] dell’Architettura appunto».