“Il tema più urgente e complesso è ritrovare per l’architettura un ruolo specifico e una specifica efficacia nel campo esteso del progetto ovvero in quello che viene a definirsi nel momento in cui si incentra l’azione progettuale non tanto sulla ricerca formale e linguistica quanto sulla specifica complessità dei luoghi. Per l’architettura non si tratta semplicemente di ritrovare o intensificare una attenzione per il programma, per le ragioni della committenza intesa come l’ampia comunità su cui l’opera impatta, oppure di sviluppare una maggiore sensibilità per i temi che assediano l’Antropocene. Si tratta di modificare radicalmente il modello di creatività della architettura abbandonando la sua doppia matrice moderna, da un lato la matrice artistica che ritiene in sé salvifica la bellezza formale, dall’altro la matrice tecnologica che pretende per la disciplina del progetto uno statuto di scientificità che non le è proprio. In parole più semplici, un ritorno alla essenza politica della architettura”.
Giovanni Leoni