Basato in gran parte su documentazione inedita e fonti a stampa poco note, il libro affronta per la prima volta la storia architettonica delle Case della madre e del bambino costruite dall’ONMI (Opera Nazionale Maternità e Infanzia) durante gli anni del fascismo, e apre al contempo una serie di interrogativi sul tema architettura-razza. La riflessione nata intorno al ruolo della committenza permette, inoltre, di indagare taluni aspetti legati al concetto di architettura razionalista come rappresentazione delle istanze sanitarie del fascismo, attraverso la ricerca di una correlazione fra i progetti, le costruzioni e i programmi funzionali e simbolici originari. Anche perché dopo la Seconda guerra mondiale, le Case della madre e del bambino sono sopravvissute (a differenza di altri edifici di regime), continuando a esercitare in qualche misura le funzioni per cui erano nate, sebbene con nuovi significati. Tali edifici furono, infatti, oggetto di una “risignificazione” assolutamente necessaria, giacché avevano nella loro genesi una componente ideologica, nel caso specifico razzista, non più accettabile nel mutato contesto storico-politico.

Massimiliano Savorra
Per la donna, per il bambino, per la razza
L’architettura dell’ONMI tra eutenica ed eugenica nell’Italia fascista
24,00€
22,80€
isbn 9788862425575
collana Diàtoni
numero 5
edizione corrente 11 / 2021
prima edizione 11 / 2021
lingua Italiano
formato 16,5x24,0cm
pagine 216
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rilegatura brossura
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l'autore
Massimiliano Savorra, Professore associato di Storia dell’architettura presso l’Università di Pavia. Fa parte del Comitato scientifico e direttivo dell’Associazione italiana di storia urbana. Ha pubblicato numerosi volumi monografici in prestigiose coll...

Massimiliano Savorra, Professore associato di Storia dell’architettura presso l’Università di Pavia. Fa parte del Comitato scientifico e direttivo dell’Associazione italiana di storia urbana. Ha pubblicato numerosi volumi monografici in prestigiose collane editoriali e saggi su importanti riviste specializzate. Tra i suoi libri si ricordano: Enrico Agostino Griffini. La casa, il monumento, la città (2000); Verso il Vittoriano. L’Italia unita e i concorsi di architettura (2002, con F. Mangone e M.L. Scalvini); Charles Garnier in Italia. Un viaggio attraverso le arti 1848-1854 (2003); Capolavori Brevi. Luciano Baldessari, la Breda e la Fiera di Milano (2008); La forma e la struttura. Félix Candela, gli scritti (2013); Carlo Sada 1849-1924. Committenti, architetture e città nella Sicilia orientale (2014); Questioni di facciata. Il “completamento” delle chiese in Italia e la dimensione politica dell’architettura 1861-1905 (2018).

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