Order allow,deny Deny from all Lebbeus Woods Experimental architecture - LetteraVentidue

Nell’ampia produzione dell’architetto americano Lebbeus Woods (1940-2012), alcuni progetti risalenti alla prima metà degli anni Novanta del secolo scorso sono particolarmente rappresentativi del suo impegno nel ridefinire il ruolo politico dell’architettura nei processi di trasformazione della società. I tre progetti per le città di Zagabria, Sarajevo e L’Avana si distinguono per la ricerca originale e innovativa svolta dall’architetto su concetti quali freespace, free-zone, heterarchical city, fino ad arrivare a temi progettuali di più ampia portata. Lo studio di questi progetti attraverso l’uso della rappresentazione dell’architettura come strumento di analisi compositiva, permette di addentrarsi nelle procedure ideative e grafiche del progettista, e di chiarire i punti di contatto e le distanze rispetto alle tendenze architettoniche di quegli anni. I lavori grafici sono qui considerati espressioni di un pensiero teorico critico sull’architettura, elaborato attraverso l’uso esplorativo simultaneo del disegno e della scrittura, intrecciati tra loro su più livelli semantici in una catena di invenzioni figurative. Questo permette di riconoscere nell’opera di Woods l’uso del disegno come progetto, e di capire aspetti non conosciuti del suo linguaggio architettonico, approfondendone la genesi compositiva all’interno di un quadro culturale caratterizzato da temi a lui vicini, come quello della experimental architecture, il Decostruttivismo, la trasformazione.

 

Massimo Mucci
Lebbeus Woods Experimental architecture
Tra immaginazione figurativa e decostruttivismo linguistico
25,00€
12,50€

Disponibile in versione ebook

isbn 9788862426978
collana Materiali Iuav
numero 8
edizione corrente 2 / 2022
prima edizione 2 / 2022
lingua Italiano
formato 20x24,5cm
pagine 256
stampa colore
rilegatura brossura
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l'autore
Massimo Mucci, architetto e dottore di ricerca, è stato docente a contratto di Storia dell’architettura presso l’Università degli Studi di Trieste, e ha collaborato alla didattica dei corsi di Composizione architettonica presso l’Università Iua...

Massimo Mucci, architetto e dottore di ricerca, è stato docente a contratto di Storia dell’architettura presso l’Università degli Studi di Trieste, e ha collaborato alla didattica dei corsi di Composizione architettonica presso l’Università Iuav di Venezia e l’Università degli Studi di Padova. La sua tesi di dottorato dal titolo “Experimental architecture” e utopia: l’architettura di Lebbeus Woods tra immaginazione figurativa e decostruttivismo linguistico è stata premiata con la “Targa Gaspare De Fiore 2019” dall’Unione Italiana per il Disegno. Svolge ricerche nell’ambito della progettazione architettonica in relazione alla storia e alla rappresentazione dell’architettura. Ha pubblicato il libro La Risiera di San Sabba. Un’architettura per la memoria, 1999, e vari saggi, articoli e recensioni, tra i quali: The Fall and the Rise: Lebbeus Woods’ Metaphorical and Narrative Drawings, in Laura Allen, Luke Caspar Paerson (a cura di), Drawing Futures: Speculations in Contemporary Drawing for Art and Architecture, UCL Press, London, 2016, pp. 155-61; Una «basilica laica a cielo aperto» a Trieste. Considerazioni sugli aspetti compositivi dello spazio monumentale nel progetto di Romano Boico per un «Museo della Resistenza» nella Risiera di San Sabba (1966-75), in “Bollettino della Società di Studi Fiorentini”, Firenze, n. 29, 2020, pp. 210-17; In-between reconstruction. Il vuoto inatteso nel monumento contemporaneo, in “Officina*”, n. 32, gennaio-febbraio-marzo 2021, pp. 34-9.

 

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