Borgo Mezzanone è un territorio articolato da continue sovrapposizioni. tra i tracciati regolari della bonifica fascista degli anni Trenta, il borgo storico, i campi coltivati, si trova uno degli insediamenti informali più estesi del paese, sicuramente della Puglia. Qui l’intensità della presenza dei migranti pone la questione del rapporto tra ruralità, etnicità, conflitto e azione pubblica.
Ciò che sostiene corpi, merci, scambi può sembrare privo di qualche forma di ordine, ma non è mai casuale. Genera costellazioni di situazioni ambientali, ecologiche, economiche e sociali specifiche, non semplici da interpretare.
Ripensare a questo territorio con un’attitudine progettuale sfida in modo radicale le competenze che possiamo mettere in campo come ricercatori, urbanisti e progettisti. Abitare l’opacità, apre una discussione nella forma di un testo che raccoglie riflessioni critiche, discorsi, immagini, testimonianze di una forma radicale dell’abitare contemporaneo.

Camilla Rondot
Abitare l'opacità
Gli spazi rurali di Borgo Mezzanone
18,00€
9,00€
isbn 9788862427364
collana Alleli | Research
numero 120
edizione corrente 6 / 2022
prima edizione 6 / 2022
lingua Italiano
formato 148x210cm
pagine 176
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rilegatura brossura
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l'autore
Camilla Rondot è dottoranda in Urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia, ha studiato al Politecnico di Torino e alla FAUL di Lisbona. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sullo studio delle relazioni tra movimenti migratori e territori...

Camilla Rondot è dottoranda in Urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia, ha studiato al Politecnico di Torino e alla FAUL di Lisbona. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sullo studio delle relazioni tra movimenti migratori e territori rurali contemporanei. Ha partecipato alla ricerca Lifelines, Politics, ethics, and the affective economy of inhabiting e ha recentemente pubblicato gli esiti della sua ricerca nel volume Abitare l’opacità. Gli spazi rurali di Borgo Mezzanone.

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