Le istituzioni museali, principali attrici nella conservazione e nella comunicazione delle opere da un lato e nella promozione di un’offerta culturale dall’altro, sono al centro di una trasformazione profonda; gli aspetti tecnologici sono il fenomeno più evidente, che incrementa la capacità di accogliere e strutturare una richiesta sempre maggiore di partecipazione e socializzazione da parte dell’utente. In particolare, l’importanza dell’accessibilità museale viene descritta attraverso l’attivazione di processi progettuali coinvolgenti e partecipativi che, tramite una costruzione narrativa, sappiano produrre processi di conoscenza significativi. Viene così riconosciuto al designer un ruolo privilegiato nella capacità di articolare, mediare, coordinare con consapevolezza ed efficacia la grande complessità messa in atto da una maglia di collaborazioni estesa ad esperti di discipline specializzate e in grado, non di meno, di creare comunità sociali consapevoli, capaci di condividere, fruire e beneficiare della conoscenza, delle esperienze intellettuali e culturali. L’exhibition design si esprime nella progettazione di un ambiente relazionale fortemente comunicativo, narrativo, coinvolgente. All’exhibition spetta il ruolo di decidere come rappresentare la storia che le collezioni raccontano, in modo da creare connessioni e attivare relazioni e cooperazione, senza generare sovrastrutture di significato, ma ponendo al centro oggetti, pensieri, contesti, persone.