Peter Eisenman, uno dei più grandi architetti contemporanei, ha insegnato in Italia nel 1986, all’Università IUAV di Venezia.
Questo libro, curato dalle sue studentesse Raffaella Laezza e Shuli Beimel, vuole essere testimone lucido di un periodo di grande cambiamento culturale nel progetto di architettura internazionale che trova allo IUAV, nell’anno accademico 1986-87, al corso di Composizione Architettonica III di Peter Eisenman, uno dei momenti più significativi. Venticinque studenti, selezionati dal professore americano, hanno conosciuto un nuovo pensiero e un nuovo metodo progettuale che si confrontava con i concetti di “time / site / space” in modo completamente innovativo. Questo ha provocato in ogni giovane studente un vero e proprio ‘crash’. Ma tale ‘crash’ non era già un’onda inarrestabile, internazionale?
Il libro ci invita ad entrare nel pensiero dell’architetto americano che nell’intervista dichiara: «Ho sempre amato l’Italia, la cultura, il cibo, le persone, quindi realizzare questo libro è stato molto importante per me».
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