La ruralità è una condizione al tempo stesso delimitata e sconfinata, attiva e ricettiva, prodotta e produttiva, pacificata e conflittuale. Rendere esplicita la consistenza politica e ontologica del rurale, significa ridefinire i modi attraverso i quali, come architetti e urbanisti, ci confrontiamo con questa particolare dimensione operativa. Il rurale è un luogo spesso concepito come spazio da addomesticare, da proteggere, da sfruttare o da far fruttare: uno spazio subalterno. È tempo allora di politicizzare il nostro pensiero sul rurale, di decoloniarne il senso e il progetto, mettendo in discussione i tanti immaginari e approcci teorici, quasi sempre semplificanti, cioè ossificanti, attraverso cui oggi è pensato. Ciò che si cerca è una tensione cognitiva volta ad individuare e porre in relazione una complessa e spesso opaca varietà di ecologie sociali e spaziali al di fuori di qualsiasi operazione. Decolonizzare il pensiero rurale, significa farlo vibrare costantemente, dal momento che in campagna, più che altrove, il potere è ortopedico. 

Antonio di Campli, Chiara Nifosì, Moreno Antonio José Salvador, Camilla Rondot
Ecologie rurali
Pratiche e forme della coesistenza
16,50€
15,70€
isbn 9788862428101
collana Descamino
numero 2
edizione corrente 2 / 2023
prima edizione 2 / 2023
lingua Italiano
formato 14,8x21cm
pagine 92
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rilegatura brossura
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l'autore
Antonio di Campli è ricercatore in Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Ha insegnato in varie scuole di architettura tra Italia, Svizzera, Colombia ed Ecuador. I suoi interessi di ricerca si trovano all’intersezione tra studi urbani, progettazione urbanistica e ...

Antonio di Campli è ricercatore in Urbanistica presso il Politecnico di Torino. Ha insegnato in varie scuole di architettura tra Italia, Svizzera, Colombia ed Ecuador. I suoi interessi di ricerca si trovano all’intersezione tra studi urbani, progettazione urbanistica e scienze sociali e riguardano la questione della ‘coesistenza tra differenze’, del conflitto e interazione tra più ecologie, pratiche dell’abitare e di produzione spaziale.

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Chiara Nifosì è architetto PhD e ricercatore (RTDA) presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano. Si interessa del progetto architettonico, urbano e del territorio attraverso un approccio multi-scalare e multidisciplinare. Negli ultimi anni il campo della sua ricerca si concentra sulla progettazione dello spazio pubblico e delle infrastrutture come elementi cruciali per la transizione socio-ecologica dei territori con un particolare riferimento ai contesti più fragili e marginali.

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Moreno Antonio José Salvador è un architetto urbanista laureato presso l'Università di Notre Dame negli Stati Uniti e la Royal Academy of Fine Arts in Danimarca. Attualmente è dottorando presso il Politecnico di Milano nel Dipartimento di Architettura e Studi Urbani DAStU. La sua ricerca si focalizza sulle pratiche, forme di progetto e produzione dello spazio in aree periurbane e rurali.

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Camilla Rondot è dottoranda in Urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia, ha studiato al Politecnico di Torino e alla FAUL di Lisbona. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sullo studio delle relazioni tra movimenti migratori e territori...

Camilla Rondot è dottoranda in Urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia, ha studiato al Politecnico di Torino e alla FAUL di Lisbona. I suoi interessi di ricerca si concentrano principalmente sullo studio delle relazioni tra movimenti migratori e territori rurali contemporanei. Ha partecipato alla ricerca Lifelines, Politics, ethics, and the affective economy of inhabiting e ha recentemente pubblicato gli esiti della sua ricerca nel volume Abitare l’opacità. Gli spazi rurali di Borgo Mezzanone.

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