È ancora possibile ripartire dall’aula per ripensare la scuola del futuro? L’aula scolastica come unità minima della scuola – senza un riferimento, né limite preciso, così come senza una forma prestabilita oggi da ridiscutere – può diventare crediamo il primo passo di avvicinamento alla composizione dei luoghi per l’apprendimento per affrontare il tema dell’architettura scolastica e contemporaneamente l’occasione per introdurre la necessaria componente interdisciplinare. Un rovesciamento di scala, capace di avviare una prima riflessione sul luogo minimo e non riducibile ulteriormente rivolto all’apprendimento, sviluppando la concreta sinergia tra la qualità dello spazio progettato e i nuovi metodi della formazione. Un corpo a corpo tra le due discipline che impone da una parte un’idea pedagogica sempre più lontana da quel pericoloso “su misura” a cui spesso assistiamo nelle tante scuole costruite in tempi recenti e dall’altra un aperto ascolto da parte dell’architettura, di tutte quelle istanze che indirizzano le ragioni più profonde delle nostre figurazioni.

Claudia Tinazzi
Lo spazio minimo dell'apprendimento
5,00€
4,70€
isbn 9788862428613
collana Quaderni di Scuola
numero 4
edizione corrente 5 / 2023
prima edizione 5 / 2023
lingua Italiano
formato 14,8x21cm
pagine 92
stampa bicromia
rilegatura brossura
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l'autore
Claudia Tinazzi. Architetto (Verona 1981) è Ricercatore in Composizione Architettonica e Urbana al Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano. Si laurea in Architettura nel 2005 alla Facoltà di Architettura...

Claudia Tinazzi. Architetto (Verona 1981) è Ricercatore in Composizione Architettonica e Urbana al Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano. Si laurea in Architettura nel 2005 alla Facoltà di Architettura Civile del Politecnico di Milano avendo come relatore il prof. Antonio Monestiroli. Dottore di ricerca all’Università Iuav di Venezia con una tesi dal titolo “Aldo Rossi, realtà e immaginazione. La casa, espressione di civiltà”, svolge dal 2005 attività didattica e di ricerca alla Scuola di Architettura del Politecnico di Milano. Dal 2013 al 2020 è stata docente a contratto di Composizione architettonica e Urbana alla Scuola di Architettura Urbanistica e Ingegneria delle Costruzioni del medesimo Ateneo, collabora con diverse università italiane tra cui il l’Università Iuav di Venezia, l’Università di Palermo e l’Università degli studi di Sassari tenendo lezioni, partecipando ad attività di sperimentazione progettuale e a convegni. È curatore di pubblicazioni e saggi sull’architettura, nella sua attività di ricerca ha approfondito la figura di alcuni architetti del Novecento in particolare il lavoro di Aldo Rossi e Ignazio Gardella, ha curato numerose mostre ed è relatore a convegni nazionali e internazionali, tra le mostre recenti si ricorda nel 2013 la mostra “Aldo Rossi. L’idea di abitare” presso Casa Testori, Novate (Milano) e nel 2015 nell’ambito di Triennale Xtra con Massimo Ferrari la mostra “Sacri Monte e altre storie” a Varese e “Di ogni ordine e Grado. L’architettura della Scuola” a Como. In qualità di ricercatore fa parte dell’Unità di ricerca del Politecnico di Milano di PROSA – Prototipi di Scuole da Abitare (PRIN 2017).

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