Paolo Belardi (Gubbio 1958), laureato con lode nel 1982 in Ingegneria Civile Edile nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, è allievo di Vittorio De Feo ed è professore ordinario di “Composizione architettonica e urbana” nel Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale dell’Università degli Studi di Perugia dove, dal 2017 al 2023, è stato presidente del corso di laurea in Design e dove, dal 2019, è delegato del Rettore per il Patrimonio Architettonico.
Ha insegnato anche nelle Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e della Seconda Università degli Studi di Napoli. Dal 2013 al 2018 è stato direttore dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia e, nel 2016, è stato inserito nell’Albo d’Oro della Città di Perugia per la qualità del contributo conoscitivo e progettuale fornito alla crescita della città. I suoi progetti e le sue opere sono stati insigniti di riconoscimenti nazionali e internazionali tra cui Premio Unesco-La Fabbrica nel Paesaggio (Roma 2015), Leaf Interiors Design Awards (Berlino 2013), San Marco Award (Roma 2012), Tecu Architecture Award (Monaco di Baviera 2010), Premio Internazionale di Architettura Dedalo Minosse (Vicenza 1999 e 2001), Premio Internazionale di Architettura Luigi Cosenza (Napoli 1992 e 1998), Premio Internazionale di Architettura Andrea Palladio (Vicenza 1988 e 1989). Ha vinto concorsi di progettazione di livello nazionale tra cui Eco-Luoghi. Progetti di rigenerazione urbana (bandito nel 2013 dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare), Nuova sede della Scuola Edile dell’Aquila (bandito nel 2008 da Formed spa), Riqualificazione architettonica e urbanistica dell’area Pian di Massiano a Perugia (bandito nel 2007 da APM Infrastrutture PHT srl). È autore di saggi e monografie specialistici tra cui Risalire le città. Percorsi pedonali meccanizzati per i centri storici (LetteraVentidue, Siracusa 2022), Why Architects Still Draw (MIT Press, Cambridge Ma. 2014), Alessi, Bernini, Borromini. Tre rilievi indiziari (Officina Edizioni, Roma 2006).