I “Progetti veneziani” di Gianugo Polesello sviluppati in trent’anni di attività didattica e di ricerca del “Laboratorio Venezia” rappresentano, assieme al suo contributo alle iniziative del Dottorato di ricerca in Composizione architettonica da lui diretto come coordinatore dal 1991 al 2002, uno dei momenti più significativi delle riflessioni teoriche e operative dell’architetto e docente friulano sulla città metropolitana lagunare di Venezia.

Ripercorrere queste riflessioni significa anche e più in generale, interrogarsi, oggi come allora, sulla “eredità del Moderno” e il riflesso di questa nell’esperienza contemporanea, con intenzioni che traguardano, non tanto “ortodossie” riformiste o ideologici totalitarismi, quanto piuttosto una “eterodossia” molto attenta al pensiero e alle figure che rappresentano una visione altra della modernità. Un “altro Moderno” appunto, che, a nostro avviso, affonda le sue radici nell’accettazione piena della “parzialità” e del “conflitto” come principi costitutivi di un “pensiero progettuale” che non intende dissolvere le molteplicità per superare le contraddizioni, ma, al contrario, ne assume le componenti come condizione ontologica della “realtà” e, di riflesso, di una precisa “idea” di architettura e città.

Alioscia Mozzato
L’ETERNITÀ DELL’ATTIMO
SUL “LABORATORIO VENEZIA” DI GIANUGO POLESELLO
25,00€
23,70€
isbn 9788862429528
collana Alleli | Research
numero 186
edizione corrente 5 / 2024
lingua Italiano
formato 16,5x24cm
pagine 260
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rilegatura brossura
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l'autore
Alioscia Mozzato è architetto e ricercatore (Post-doc). Nel 2013 ha conseguito cum laude il titolo di Dottore di ricerca (PhD) in Composizione architettonica presso la Scuola di Dottorato dell’Università Iuav di Venezia, dove svolge attività di collaborazi...

Alioscia Mozzato è architetto e ricercatore (Post-doc). Nel 2013 ha conseguito cum laude il titolo di Dottore di ricerca (PhD) in Composizione architettonica presso la Scuola di Dottorato dell’Università Iuav di Venezia, dove svolge attività di collaborazione alla didattica e alla ricerca. Ha insegnato alla Scuola di Architettura del Politecnico di Milano ed è professore a contratto di Progettazione architettonica e urbana presso l’Alma Mater Studiorum Università di Bologna. Le sue ricerche si sviluppano attorno al tema dei rapporti tra arti figurative, architettura e città nell’ambito della composizione architettonica e urbana, assumendo come paradigmi teorici di riferimento, in particolare, le ricerche formali e figurative di Le Corbusier e la tradizione di studi urbani che ha caratterizzato la Scuola di Venezia e Milano a partire dalla seconda metà del Novecento. Ha tenuto lezioni in diverse scuole di architettura e partecipato a convegni nazionali e internazionali. Tra le sue pubblicazioni: Eminentemente rappresentativo e totalmente astratto. Le Corbusier e il Palazzo dei Filatori di Ahmedabad (2023); Paradosso Venezia. Gianugo Polesello per Fondamenta Nove (2022); Colin Rowe and Aldo Rossi. Utopia as Metaphor of a New City Analogous to the Existing One (2019); L’immagine della città e la retorica dell’ossimoro. Le Corbusier e l’attico di Charles de Beistegui (2018).

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