L’eredità dei paesaggi industriali dismessi pone diverse questioni che non possono più essere affrontate dal punto di vista di una sola disciplina né nella prospettiva della mera conservazione o della bonifica. La riproblematizzazione critica di questo patrimonio nell’attualità, infatti, deve contemplare molteplici apporti che si possono ricercare in un campo ampio che va dalle tecniche alle scienze naturali fino alle arti e agli studi umanistici: il modello del paesaggio sembra costituire, più credibilmente oggi, questo campo, nella sua connaturata “bifaccialità” – concettuale e concreta, ecologica e simbolica – in quanto ambito in cui un nuovo rapporto tra viventi, ma anche le manifestazioni simboliche di tale rapporto, si possono esprimere.
Il paesaggio è però, soprattutto dopo la Convenzione Europea, anche quello che risulta dal degrado, dall’abbandono, dallo scarto: è un paesaggio “che avanza” dall’interruzione di un processo incompiuto, o dalla conversione tra un sistema produttivo e un altro. È un concetto che investe molte dimensioni, forse tutte, e “che avanza” anche nel senso comune che una collettività esprime rispetto ai luoghi.
La ricerca e il punto di vista offerto da questo testo provano a proiettare il paesaggio post-industriale del sud-occidente sardo – uno dei bacini minerari più significativi in Europa tra Ottocento e Novecento - in questa dimensione nuova in cui il progetto prefigura nuove relazioni, nuove figure e nuove nature che possono essere suggerite dall’abbandono industriale, dagli scarti minerari, dalle nuove dinamiche di colonizzazione vegetale, dai nuovi usi spontanei. Un approccio interpretativo e pragmatico, allo stesso tempo, che parte dal riconoscimento di queste figure, “scavi”, “fratture”, “topografie”, “scarti e ritrovamenti” per immaginare i resti industriali come nuove macchine ecologiche, che partecipano come protagoniste nella costruzione di un nuovo paesaggio.

Adriano Dessì
Paesaggio che avanza
Advancing landscape
29,00€
27,50€
isbn 9791256440665
collana Territori dell’Architettura
numero 2
edizione corrente 4 / 2025
lingua Italiano/Inglese
formato 21x29cm
pagine 164
stampa colore
rilegatura brossura
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l'autore
Adriano Dessì (Iglesias, 1978) Professore associato di Architettura del Paesaggio presso l’Università degli Studi di Cagliari, dove è coordinatore del Master Internazionale in Architettura del Paesaggio. Studia il paesaggio sardo e mediterraneo da circa ve...

Adriano Dessì (Iglesias, 1978) Professore associato di Architettura del Paesaggio presso l’Università degli Studi di Cagliari, dove è coordinatore del Master Internazionale in Architettura del Paesaggio. Studia il paesaggio sardo e mediterraneo da circa vent’anni sia dottorandosi in Architettura a Cagliari sui temi del paesaggio agrario ma anche conseguendo due master di II livello di cui l’ultimo, in Architettura del Paesaggio, presso la UPC di Barcellona sotto la direzione di João Nunes e Jordi Bellmunt. Su questi temi, è stato coordinatore operativo e membro dei comitati scientifici delle ricerche tra Università e Regione Sardegna “Studio per il recupero e la riqualificazione del sistema degli approdi minerari della costa iglesiente”, “Studio di valorizzazione delle zone umide e lagunari della Sardegna” e “Studi, progetti e ricerche sulle aree interne della Sardegna”. È autore di diversi progetti sulla Riqualificazione urbana delle periferie e sul recupero dei contesti paesaggistici minerari degradati del Sulcis-Iglesiente: recentemente ha curato la progettazione dei “Parchi Lineari lungo il Rio Cannas e del nuovo Parco Sud” nella città di fondazione di Carbonia e “Un Giardino di Miniera” presso la palazzina Bellavista del complesso dismesso di Monteponi-Iglesias.

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