La condizione diffusa dell’archeologia si pone in maniera antitetica rispetto alla separazione dicotomica tra antico e nuovo, che vede l’archeologia separata dalla città in trasformazione. A fronte della pervasività e della effettiva inseparabilità dell’archeologia rispetto al tessuto urbano, la riflessione critica proposta in questo volume sui concetti di “archeologia” e “continuità” mira al superamento dell’approccio dicotomico per individuare nella continuità strategie di progetto codificabili e generalizzabili.

Raffaele Spera
Progetto urbano e archeologia diffusa
Dalla dicotomia antico-nuovo alla continuità come criterio di progetto
22,00€
20,90€
isbn 9791256440733
collana Alleli | Research
numero 222
edizione corrente 5 / 2025
lingua Italiano
formato 16,5x23,5cm
pagine 164
stampa colore
rilegatura brossura
copertina download
Aggiungi al carrello
l'autore
Raffaele Spera Architetto, dottore di ricerca in Architettura e Costruzione – curriculum di Composizione Architettonica e Urbana – presso il Dipartimento di Architettura e Progetto (DiAP) di Sapienza Università di Roma e Doutor in Urbanismo presso la Faculdade de ...

Raffaele Spera Architetto, dottore di ricerca in Architettura e Costruzione – curriculum di Composizione Architettonica e Urbana – presso il Dipartimento di Architettura e Progetto (DiAP) di Sapienza Università di Roma e Doutor in Urbanismo presso la Faculdade de Arquitetura della Universidade de Lisboa (FAUL), è stato assegnista di ricerca presso il DICEA dell’Università di Padova e il DICEA dell’Università di Napoli Federico II, dove attualmente ricopre il ruolo di docente a contratto in Progettazione Architettonica e Urbana. La sua attività di ricerca riguarda la valorizzazione del patrimonio culturale e il progetto urbano in contesti caratterizzati da aree, infrastrutture e edifici abbandonati o sottoutilizzati. I due filoni di indagine sono accomunati dal tema della rovina, in un caso associata a valori positivi, come quello storico, artistico o culturale, nell’altro a valori negativi, come l’abbandono o il degrado. Il suo lavoro di ricerca indaga i modi in cui tali realtà urbane possono trovare connessioni con la città contemporanea, al di là dei pregiudizi di valore, affrontando il problema dal punto di vista della forma e della qualità dello spazio architettonico e urbano.

Leggi ancora

della stessa collana