L’architettura di Umberto Riva, classe 1928, ha attraversato gli ultimi 60 anni distinguendosi per la sua stimolante complessità. Questa monografia analizza, per la prima volta in forma organica e cronologicamente estesa, il suo lavoro nel campo degli interni e degli allestimenti, ambiti d’indagine fondamentali per l’architetto milanese. Negli spazi domestici a contatto con la natura, negli appartamenti in città o nei locali pubblici emerge infatti il carattere inquieto e radicale dell’opera di Riva, in cui la ricerca della forma porta con sé una più intima riflessione sull’abitare. Nel campo degli allestimenti, l’architetto mette invece in scena un rapporto complesso tra le opere esposte, la narrazione curatoriale e lo spazio del museo, dimostrando di essere uno dei migliori eredi e continuatori della rivoluzione museografica italiana del Novecento.