Il disegno dal vero: lo strumento prediletto dell’architetto attraverso cui si compie un’esplorazione della realtà.
Il disegno traduce in fatto grafico la volontà della mente di fissare un pensiero attraverso l’atto dell’osservare.
I disegni con cui amiamo riempire taccuini, agende, improvvisati fogli di carta, sono come delle “impronte”, segni indelebili che condizionano altri disegni, altre idee. Il processo che, attraverso il disegno, traduce l’osservazione in immaginazione e in pensiero è, soprattutto, un fatto che attiene alla meditazione, che introduce ad una ricerca di introspezione.