Il Campus di Pesaro, forse il più didattico dei progetti di Carlo Aymonino, è qui l’oggetto di un esercizio sperimentale basato sulla scomposizione analitica dell’opera e sulla sua trasfigurazione, in un’ottica operativa, finalizzata alla realizzazione di un piccolo artefatto da esibire in una mostra. Obiettivo latente del seminario è quello di tornare a considerare il progetto (collettivo) come spazio di ricerca teorica, ma anche come grande momento formativo, dove il progettista/studioso si confronta con la logica relazionale dello spazio del e per l’apprendimento.