Il libro consiste in un’indagine sul rapporto tra arti plastiche e architettura. In particolare, ciò che ha interessato questa ricerca è una specifica declinazione di tale rapporto: il sistema complesso di relazioni tra pratiche parallele, vissute in presa diretta, nelle arti plastiche come nel progetto, nella condizione di doppia vitalità creativa dell’architetto-pittore. Concentrandosi su Le Corbusier, quale figura paradigmatica del ‘900, l’autore ha compiuto un’attenta rilettura degli episodi significativi della vita del maestro, con il preciso scopo di chiarirne l’evoluzione del potenziale creativo e il suo contributo decisivo nel progetto. Il testo esamina le modalità di interazione tra le differenti pratiche artistiche, nella condizione del quotidiano operare di Le Corbusier, tra arti plastiche e progetto. Interazioni che si realizzano attraverso categorie fondamentali, invarianti e trasversali. Obiettivi precisi di tale armoniosa interdisciplinarità, definita nella “Synthèse des Arts Majeurs”, sono: il raggiungimento di un nuovo ordine dell’arte e dell’architettura nell’età della macchina e la ricerca di un durevole equilibrio tra scienza e arte, tra pensiero e sentimento.
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