Pensieri in forma di disegno – schizzi, scarabocchi, che stentano a fermarsi, in bianco e nero o a volte con un pallido colore che appare appena, o con qualche accennata geometria – e in forma di parole, si aggregano e raccontano di chi vive con infinito disagio il proprio presente.
Un glorioso esercito di disertori, obiettori, viaggiatori da fermo, ostinati nullafacenti, irriducibili poeti della rinuncia. O visionari e ottimisti del possibile mondo nuovo. Ma tutti in continuo disaccordo con il proprio presente. Perennemente in bilico, tra darsi e sottrarsi, esserci e non esserci, vivere e nascondersi.
scritti Silvia Vizzardelli
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