La Facoltà di Architettura della Sapienza scrive la sua storia a cent’anni dalla fondazione. Non una cronaca, bensì un percorso conoscitivo che si rivolge soprattutto al futuro, ai temi dell’abitare e del patrimonio sui quali ha sempre lavorato e che rappresentano ancora una sua sfida tanto per l’oggi, quanto per il domani. Nata a Roma fra il 1919 e il 1920, la Facoltà di Architettura della Sapienza è stata protagonista dei cambiamenti che hanno ridisegnato il modo di comprendere, progettare e immaginare la città nell’arco di un secolo. Gli autori di questa ricostruzione sono perciò storici, ma anche progettisti, nella convinzione che un punto di vista progettuale e costruttivo non possa mancare all’architettura neppure quando se ne analizza il passato.
A partire da un saggio introduttivo dedicato al contributo culturale e operativo dato dalla nostra Facoltà al rapporto con la città, e in particolare proprio con Roma, il libro si sofferma sulle varie fasi che hanno accompagnato lo sviluppo dell’esperienza architettonica e del suo insegnamento alla Sapienza dalla fondazione al 2020.
Ne risulta una mappa concreta e ideale, vivificata dal confronto tra gli autori dei singoli saggi, e che deriva dal lavoro svolto nella prestigiosa cornice delle manifestazioni che hanno accompagnato la celebrazione del centenario della Facoltà di Architettura della Sapienza, la prima in Italia, oltre che il modello per le successive strutture universitarie del nostro Paese dedite alla formazione verso un mestiere nato assieme alle prime comunità umane.
Con scritti di: Bartolomeo Azzaro, Lucio Valerio Barbera, Orazio Carpenzano, Anna Irene Del Monaco, Francesco Paolo Fiore, Dina Nencini, Franco Purini, Piero Ostilio Rossi.