Questo libro parla di una realtà milanese poco conosciuta, ma che permea profondamente lo spirito della città. A Milano, dove si incontrano futurismo, editoria, industria, nasce la prima cooperativa di abitanti in Italia: la SEAO (Società Edificatrice Abitazioni Operaie). Attraverso una borsa di studio indetta dalla stessa, in occasione dei suoi 130 anni di vita, ci siamo avvicinati a questa storia con curiosità e stupore, scoprendo come sia ancora oggi possibile, e forse mai più di oggi necessario, vivere insieme, condividendo non solo uno spazio, ma anche degli ideali. In questo senso la ricerca si prefigge, partendo da una analisi del panorama di tutte le cooperative milanesi a proprietà indivisa, di riportare alla luce un abitare possibile, una forma -antica e nuova contemporaneamente- di vivere in questa città. Lo studio propone una modalità progettuale inedita, sfociata nella definizione di un nuovo immaginario per il futuro della SEAO. Il ritorno all'abitare può, quindi, riportare a Milano un concetto di residenza non più isolato entro gli stretti ambiti di una singola architettura, ma bensì aperto alla città, intendendolo dunque come il vivere, ampio, all'interno di una comunità di persone che usa la città stessa, che la modifica con i propri comportamenti, che, in ultima analisi, sente come proprio l'intero territorio urbano.