Un dialogo che attraversa i temi della ricerca di Matilde Cassani ragionando su un approccio teorico che si pone sempre al confine fra architettura, arte visiva e design. Cassani ci racconta un percorso di attenta decostruzione delle forme del sacro e del rito, riflettendo su come la spazio urbano occidentale stia reagendo alle dinamiche di inclusività e pluralismo. Una serie di domande che mettono in discussione i processi di riconoscimento identitario nel luogo pubblico, interrogandosi su come sia possibile oggi mantenere la spontaneità dell’aggregazione all’interno di una tensione fra privato e pubblico e su come possiamo continuare a immaginare lo spazio pubblico.

Luigia Lonardelli, Matilde Cassani
Lo spazio pubblico come immaginario
Intervista a Matilde Cassani
6,90€
6,60€
isbn 9788862427005
book series Loqui
number 6
current edition 10 / 2022
first edition 10 / 2022
language Italian
size 10x15cm
pages 108
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Luigia Lonardelli (Bari, 1982) ha conseguito un master in curatela alla Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma e si è diplomata nel 2009 alla Scuola di Specializzazione di Siena. La sua tesi di dottorato è stata raccolta nel suo libro Dalla sperimen...

Luigia Lonardelli (Bari, 1982) ha conseguito un master in curatela alla Facoltà di Architettura di Valle Giulia a Roma e si è diplomata nel 2009 alla Scuola di Specializzazione di Siena. La sua tesi di dottorato è stata raccolta nel suo libro Dalla sperimentazione alla crisi. Gli Incontri Internazionali d’Arte a Roma, 1970-1981. 

Dal 2005 ha collaborato con la Direzione per l’Arte Contemporanea seguendo l’apertura del MAXXI dove ha iniziato a lavorare nel 2010 occupandosi di ricerca. Dal 2011 lavora nel team curatoriale del museo curando fra le altre le mostre dedicate a Marisa Merz, Alighiero Boetti e Maria Lai. Ha cocurato la XVI Quadriennale d’Arte di Roma, è stata consulente disciplinare per l’arte dell’ultima appendice dell’Enciclopedia Treccani e fa parte del comitato scientifico della Fondazione Maria Lai.

 

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Matilde Cassani (Domodossola, 1980) ha studiato architettura al Politecnico di Milano e alla Facoltà di Architettura dell’Universitade Tecnica di Lisbona, proseguendo il suo percorso a Barcellona con un Master in architettura e cultura urbana al’Universitade Polit...

Matilde Cassani (Domodossola, 1980) ha studiato architettura al Politecnico di Milano e alla Facoltà di Architettura dell’Universitade Tecnica di Lisbona, proseguendo il suo percorso a Barcellona con un Master in architettura e cultura urbana al’Universitade Politecnica de Catalunya e al Centre de Cultura Contemporania de Catalunya. Nel 2013 ha conseguito un dottorato in Pianificazione del territorio e sviluppo urbano al Politecnico di Milano. 

Nel 2005 ha collaborato con l’agenzia di cooperazione tedesca GTZ al percorso di ricostruzione post tsunami in Sri Lanka evidenziando un primo interesse per le connessioni fra le variabili dell’abitare e le differenze culturali e sul come il substrato, spesso non visibile, delle comunità influenzi le modalità di relazione con lo spazio pubblico e privato, una ricerca poi confluita nella sua tesi di laurea. È stata in residenza alla Akademie Schloss Solitude di Stuttgart (2009-2010) e all’Headlands Center for the Arts a San Francisco (2012).

Fin dalle sue prime prove risulta evidente come sia difficile classificare la sua pratica in un’area specifica di creatività, una pratica che si muove al confine fra territori di conoscenza e medium diversi. Ogni suo intervento è tuttavia sempre ancorato a una attenzione a come il pluralismo culturale stia modificando le città e i territori, con un intento di riscrittura delle simbologie alla base della civiltà urbana del mondo occidentale.

I suoi lavori sono stati esposti in molte istituzioni e manifestazioni fra cui il Victoria and Albert Museum di Londra (2015), lo Storefront for Art and Architecture di New York (2011), il MAXXI a Roma (2015, 2019); quattro edizioni della Biennale Architettura di Venezia (2012, 2014, 2018, 2021); Triennale di Oslo (2016); Biennale di Architettura di Chicago (2017); Manifesta 12 (2018); Triennale di Milano (2019).

Cassani ha insegnato in diverse università europee fra cui il Sandberg Instituut di Amsterdam, la Syracuse Architecture University di Firenze e il Politecnico di Milano e la Libera Università di Bolzano. Attualmente insegna alla NABA di Milano e alla AA Architectural Association di Londra.

Sue opere sono presenti nelle collezioni di diversi musei, fra cui il Victoria and Albert Museum, il MAXXI e il Franz Hals Museum di Harleem. 

 

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