In una serie di conversazioni con Gaia Caramellino e Federica Doglio, Kenneth Frampton ripercorre la sua articolata traiettoria biografica che si delinea tra Europa e Nord America a partire dagli anni Cinquanta. Sin dai primi dialoghi emerge come “la mente dell’architetto” abbia influenzato il suo metodo di insegnamento, la definizione delle sue categorie critiche e la scrittura delle sue storie. Le questioni emerse mettono in discussione la posizione che la storia può avere per la formazione e la pratica dell’architetto oggi, in un momento di “crisi” e di ridefinizione del suo ruolo.

Gaia Caramellino, Federica Doglio
Memoria come palinsesto
Intervista a Kenneth Frampton
6,90€
6,60€
isbn 9788862428965
book series Loqui
number 10
current edition 5 / 2024
language Italian
size 10x15cm
pages 120
print b&w
binding paperback
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the author
Federica Doglio, architetto e dottore di ricerca in Beni Culturali, dopo aver collaborato con diverse università italiane ed estere, attualmente è docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). PhD Scholar presso la GSAPP della Colum...

Federica Doglio, architetto e dottore di ricerca in Beni Culturali, dopo aver collaborato con diverse università italiane ed estere, attualmente è docente presso la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano (NABA). PhD Scholar presso la GSAPP della Columbia University, visiting scholar al Canadian Centre of Architecture CCA di Montreal, la sua ricerca si occupa di teoria e critica del progetto contemporaneo tra Europa e Nord America. È autore di numerosi articoli scientifici e di monografie. Per LetteraVentidue ha pubblicato Shadrach Woods. Per una teoria urbana (2015).
Dal 2020 è il direttore scientifico di questa collana.

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