Il volume è dedicato ad alcune case collettive realizzate da Sandra Barclay e Jean Pierre Crousse nella capitale peruviana. All’interno di questo peculiare scenario tropicale, la coppia di architetti limegni ha realizzato diversi tipi di abitazioni, sviluppando, sistematicamente, un’idea di architettura domestica attenta ai valori ambientali e climatici locali, alla salvaguardia della privacy e dell’intimità familiare e all’invenzione di raffinate soluzioni spaziali. Questo lavoro può essere ricondotto a quattro tappe fondamentali. La prima tappa è quella delle cosiddette “casas de playa”, abitazioni unifamiliari di vacanza extraurbane disseminate nelle numerose baie presenti sulla desertica costa oceanica del Paese, prevalentemente a sud della capitale. La seconda tappa è quella delle case unifamiliari urbane quasi sempre insediate in quartieri del cosiddetto Cercado de Lima, la zona centrale della città peruviana. La terza tappa è quella delle “case andine”, ma posizionate ad alta quota all’interno del paesaggio montano della cordigliera. La quarta e ultima tappa, infine, riguarda i blocchi di abitazioni collettive oggetto di questo libro, realizzate all’interno del territorio metropolitano della capitale del Perù e legati allo sviluppo immobiliare sempre più intensivo e problematico di questa affascinante realtà urbana.
Sandra Barclay si laurea in Architettura presso l’Università Ricardo Palma di Lima nel 1990 e consegue una seconda laurea presso l’Ecole d’Architecture de Paris Belleville (Francia), ottenendo il Premio dell’Académie d’Architecture de France per la migliore tesi dell’anno (Prix Robert Camelot 1993). Jean Pierre Crousse si laurea presso l’Università Ricardo Palma di Lima nel 1987 e consegue una seconda laurea nel 1989 presso il Politecnico di Milano. Fondato originariamente a Parigi, nel 1994, dal 2006 lo studio Barclay&Crousse si stabilisce a Lima, continuando a condividere le proprie attività in Francia con lo studio parigino Atelier Nord-Sud. L’esperienza professionale transoceanica dei due architetti peruviani è stata insignita di molti prestigiosi premi internazionali, tra cui il Mies Crown Hall of the Americas Award (per l’edificio dell’Aulario dell’Università di Piura) e il primo Oscar Niemeyer Prize, entrambi nel 2018. Il loro lavoro, inoltre, ha ottenuto il riconoscimento della International Committee of Architectural Critics, insieme al Latin America Prize (2013) e il Peruvian Architecture National Prize (2014 e 2018). I progetti di Barclay&Crousse sono stati esposti e pubblicati in tutto il mondo. I due limegni, inoltre, hanno partecipato all’esposizione della sedicesima edizione della Biennale di Architettura di Venezia come curatori dell’allestimento del padiglione del Perù. Entrambi affiancano la loro attività professionale all’impegno accademico come cattedratici, sia nella Facultad de Arquitectura y Urbanismo della Pontificia Universidad Católica del Perù a Lima, sia in molte delle più prestigiose istituzioni universitarie del mondo, come Harvard e Yale. Nel 2012, per LetteraVentidue, è stata pubblicata la prima monografia sulle case nella costa desertica del Perù (gli autori sono Francesco Cacciatore e Fabrizio Foti). Il libro è stato presentato alla tredicesima edizione della Biennale di Architettura di Venezia.