Il rilievo di un edificio appare non tanto come la raccolta di oggettive qualità metriche e formali, come il tracciamento di geometrie più o meno complesse, come l'attribuzione di una corrente o di uno stile o come il disvelamento di un ordine tettonico, o relativo alla natura dei materiali impiegati.
Il rilievo e la restituzione dell'Athenaion di Siracusa proposti da Silvia Sgariglia dimostrano che il rilievo si fonda piuttosto una spiccata componente poetica, nel senso etimologico del poiein greco: fare, produrre, mettere in opera qualcosa di nuovo, che aggiunge conoscenza e, quindi, qualità a un'architettura.
La ricchezza di un lavoro di questo genere mostra come un rilievo possa essere considerato alla stessa stregua di una composizione fondata su toni, pause e accenti, una fra le tante possibili e pertinenti storie che è possibile mettere in scena a partire dalla materia offerta da un unico edificio.