Il centro dell’esperienza artistica di Ivan Leonidov è lo spazio. Quello grafico, dove incrocia il Suprematismo con la preziosità delle icone. Lo spazio tipografico, della composizione per blocchi dissonanti delle riviste d’avanguardia. Quello architettonico, dove è il vuoto a tenere in equilibrio le masse dei suoi edifici. Lo spazio urbano, costruito dalle relazioni tra gli edifici simbolo di un Nuovo Mondo e quelli della Storia. Quello planetario, solcato dai dirigibili che connettono i centri di una città infinita e dalle onde radio, rimandate dai pennoni-antenne delle sue architetture, che trasportano immagini e informazioni attraverso l’URSS.