Antonello Marotta (Alghero 1968). Architetto e teorico dell’architettura, si è laureato a Napoli, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in progettazione architettonica e urbana. Il suo lavoro si è concentrato sui temi della comp...
Antonello Marotta (Alghero 1968). Architetto e teorico dell’architettura, si è laureato a Napoli, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in progettazione architettonica e urbana. Il suo lavoro si è concentrato sui temi della composizione contemporanea, indagando la relazione tra architettura e territorio e le connessioni del presente con il tempo passato. Tra i suoi libri si ricordano: Cinquanta domande a Vittorio Gregotti (Clean 2002); Ben van Berkel. La prospettiva rovesciata di UN Studio (Testo&Immagine 2003); Diller + Scofidio. Il teatro della dissolvenza (Edilstampa 2005); Daniel Libeskind (Edilstampa 2007). Ha indagato i temi della revisione della modernità e della memoria nei volumi: Toyo Ito. La costruzione del vuoto (Marsilio 2010); Atlante dei musei contemporanei (Skira 2010); Mansilla + Tuñón (Edilstampa 2012); Archeologie. Il progetto e la memoria del tempo (Edilstampa 2015). Ha pubblicato nella rivista internazionale The Architectural Review il saggio: Typology Quarterly: Museums (n. 1391, 2013). Ha recentemente pubblicato i volumi: Ensamble Studio (LetteraVentidue 2019); Giovanni Maciocco. Abitare il territorio (LetteraVentidue 2023). Insegna nel Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero, Università degli Studi di Sassari, dove è Professore associato in progettazione architettonica e urbana. È abilitato in prima fascia nel settore CEAR-09/A – Composizione architettonica e urbana.
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