Daniele Calabi (1906-1964) è una peculiare figura di progettista nel contesto della cultura architettonica italiana del Novecento. “Silenzi parlanti”, le sue opere racchiudono una complessità ancora poco indagata.
Il libro mette in luce una stagione particolarmente intensa della sua attività, svoltasi a Padova nel decennio tra il 1950 e il 1960. Una serie contributi di diversi autori offre una rilettura delle opere di Calabi nel contesto di una città in corso di modernizzazione, senza dimenticare l’esperienza dell’esilio in Brasile indotta dell’applicazione delle leggi razziali. Una “frattura” drammatica, solo in parte ricomposta dalle esperienze progettuali e di vita. Padova, accogliendo le novità importate dal Brasile, diventa la città a più alta densità di architetture realizzate da Calabi.
Il volume è arricchito da un ampio repertorio di immagini e disegni inediti e da un contributo fotografico di Alessandra Chemollo.
Professore Ordinario in Storia dell’Architettura presso il Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Ambientale, Università degli studi di Padova. I suoi studi vertono principalmente sulla storia dell’architettura e della città tra età moderna e contemporanea.