«Quando progetti una casa, un quartiere, un sentiero, pensa sempre alla città», scriveva, e più volte ripeteva, Luigi Snozzi. La sua intera opera dimostra come solo l’architettura può dare risposte risolutive al progetto della città, può coglierne misura e carattere, può portare a sintesi la complessità urbana con soluzioni chiare, immediate. Per Snozzi, l’architettura è l’unico strumento in grado di opporsi alla perdita della forma della città. I suoi progetti assumono una posizione limpida di resistenza. Resistenza agli orientamenti predeterminati, all’omologazione dei comportamenti e delle idee.

Giorgio Peghin
La città di Snozzi
13,50€
12,80€
isbn 9791256440412
book series Figure
number 21
current edition 2 / 2025
language Italian
size 12x18cm
pages 128
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binding paperback
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Giorgio Peghin si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano e ha conseguito il Phd presso l’Università di Cagliari dove ricopre il ruolo di professore ordinario in composizione architettonica e urbana e dirige il Master in Architettura del Paesaggio. &E...

Giorgio Peghin si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano e ha conseguito il Phd presso l’Università di Cagliari dove ricopre il ruolo di professore ordinario in composizione architettonica e urbana e dirige il Master in Architettura del Paesaggio. È membro del collegio dei docenti del Dottorato in ingegneria civile e architettura dell’Università di Cagliari e del dottorato nazionale PASAP Patrimoni Archeologici, Storici, Architettonici, Paesaggistici Mediterranei dell’Università di Bari. È stato redattore della rivista di architettura Parametro, dirige i Quaderni del Centro Studi Mediterraneo del Paesaggio e attualmente è membro del comitato scientifico della rivista della società scientifica nazionale dei docenti di progettazione architettonica ProArch InterSezioni. Autore e curatore di saggi e monografie, si segnalano i volumi L’Architettura delle Miniere e Re-Mine (2019) nei quali ha approfondito le tematiche sui territori post-industriali, Modern Urban Heritage (2012), Quartieri e città del novecento. Da Pessac a Carbonia (2010) e Carbonia. Città del Novecento (2009) sui patrimoni architettonici, urbani e le città di fondazione moderne, Dialogo sull’insegnamento dell’architettura (2016) scritto con Pierre-Alain Croset e Luigi Snozzi sulla didattica del progetto. Ha fatto parte del gruppo di coordinamento del progetto Carbonia Landscape Machine vincitore nel 2011 del Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa e suoi progetti sono stati esposti alla Triennale di Milano (2005), alla 16° e 17° Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia e nella mostra itinerante Architettura Italiana Contemporanea. Progetto e pensiero (2024/2025).

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