Cos’è il vuoto? Qual è il suo senso? E ancora: quale la sua forma e quale il suo spazio? Il vuoto è un ossimoro, un simbolo che riunisce in sé universo fisico e metafisico, un paradosso perché per definirsi necessita del suo contrario. Il vuoto non è individuabile attraverso una sua natura specifica e ciononostante ne siamo costantemente pervasi. Il vuoto ha numerose accezioni e per questo è un affascinante accumulatore di senso in grado di farsi ponte tra diversi ambiti del sapere come la religione, la fisica, la psicologia e la filosofia.
Questo libro presenta i risultati di una ricerca intorno al tema del vuoto che Carlo Prati ha condotto nel corso degli ultimi due anni a partire da una riflessione allo stesso tempo individuale e collettiva: da un lato attraverso il disegno di architettura e, dall’altro, tramite l’approfondimento teorico-critico ed il dialogo multidisciplinare. Al primo caso appartiene la serie di collage “Moderno Vuoto”, una messa in atto volontaria della forma del vuoto attraverso un’operazione di trasformazione e riconfigurazione di dieci architetture feticcio del Movimento Moderno. Al secondo il saggio “Vettori del vuoto in architettura” ed i cinque contributi raccolti nel corso del ciclo di conferenze sulla parola vuoto che l’autore ha curato per Museo d’Arte Contemporanea di Roma tra il 2018 ed il 2019. In entrambi i casi, sia che si tratti della parola che dell’immagine, il percorso intrapreso svela la necessità di indagare lo spazio del vuoto e le sue multiple interpretazioni sia formali che semantiche, aprendo ad un ampio orizzonte di sviluppi possibili che possono essere raccolti, approfonditi e condivisi.