Il territorio, lo spazio della cucina, gli elettrodomestici, le stoviglie, le pietanze ed infine le ricette definiscono lo scenario dell’evoluzione socio-culturale e tecnologica di un popolo. Dalla società pre-industriale alla società “liquida” si osservano i mutamenti dei diversi contesti di produzione e consumo degli alimenti: l’agro è ridefinito nella forma e nella gestione attraverso il principio di a-stagionalità e a-regionalità delle colture; lo spazio della cucina si espande nella zona del soggiorno e racconta l’evoluzione degli stili di vita, delineando anche i ruoli socialmente determinati in seno alla famiglia; gli oggetti raccontano i modi dello stare a tavola e del non stare a tavola per consumare i pasti; le pietanze e le ricette raccontano la dimensione tecnica della preparazione del cibo, condividendo tanto la dimensione estetica quanto la gestione delle informazioni. Se è vero che l’attività principale del Design è interpretare e dare risposta alle esigenze dell’individuo e della società, il nutrimento, nella duplice valenza materiale e figurativa, è il bisogno primario che offre una prospettiva socio-culturale al contesto preso in esame da questo volume. Una prospettiva alternativa alla cosiddetta “gastromania” contemporanea, che coniuga punti di vista, strumenti e metodi della indagine scientifica, afferenti alle discipline del design, dell’architettura degli interni e della sociosemiotica, al fine di contribuire alla definizione del ruolo del design come interprete dei fenomeni sociali connessi al tema alimentare.